Dopo 14 anni strada inesistente in via Domizio Ulpiano
Lomanuto: «Tante richieste ma nessun riscontro. Quando piove situazione drammatica»
martedì 5 agosto 2014
12.25
Dall'anno 2000, circa 10 residenti di una strada della zona PIP di Andria attendono la realizzazione di una pubblica via con annessa installazione di illuminazione. E' questa la quinta richiesta fatta dagli abitanti di via Domizio Ulpiano, una stradina laterale di via Aulo Gellio, che in sostanza non esiste. Vi sono l'acqua ed il gas ma mancano asfalto, cordoni e zanelle nonchè la luce pubblica. Dal 2003 (e con note regolarmente protocollate anche nel 2006, 2008, 2013 e ieri, lunedì 4 agosto 2014) il sig. Lomanuto e gli altri residenti hanno chiesto, invano, alle varie amministrazioni di intervenire per sanare una vicenda che riguarda aspetti di urbanizzazione primaria nonché aspetti igienico sanitari.
«Vi invitiamo a farvi una passeggiata quando piove in questi luoghi - ha detto il sig. Lomanuto - capireste quando sia complicato solo attraversare questo lembo di terra viste le condizioni assurde del fondo stradale che difatto non esiste». Lo stesso residente e proprietario di un immobile della via ricorda come siano già avvenuti diversi incidenti: «Proprio io mi sono fratturato un dito cadendo per le impervie condizioni della strada - ha ricordato il sig. Lomanuto - ma non ho proceduto per vie legali contro l'ente perché spero che si possa arrivare ad una soluzione rapida e che consenta di metter fine a questa annosa questione restituendo dignità a questo quartiere ed a noi residenti».
Spinosa anche la questione sicurezza. In una via buia come questa, infatti, diverse le segnalazioni di bivacco o appostamento: «Di sera è complesso tornar a casa - conclude il Sig. Lomanuto - auto in sosta e ragazzi con gli scooter sostano abitualmente. Il buio favorisce questa presenza». A sostegno della richiesta protocollata dai residenti del quartiere è arrivata anche una nota a firma di Mirko Malcangi del Partito Democratico di Andria: «I cittadini della zona si chiedono come sia possibile che si debba aspettare quattordici anni per la realizzazione di un marciapiede e fanno notare come, invece, in altre zone della città si realizzano opere più importanti e più costose in meno tempo. È la dimostrazione di come la periferia continui ad essere considerata una zona di serie B. L'amministrazione e gli uffici competenti intervengano tempestivamente, per portare alla normalità la situazione».
«Vi invitiamo a farvi una passeggiata quando piove in questi luoghi - ha detto il sig. Lomanuto - capireste quando sia complicato solo attraversare questo lembo di terra viste le condizioni assurde del fondo stradale che difatto non esiste». Lo stesso residente e proprietario di un immobile della via ricorda come siano già avvenuti diversi incidenti: «Proprio io mi sono fratturato un dito cadendo per le impervie condizioni della strada - ha ricordato il sig. Lomanuto - ma non ho proceduto per vie legali contro l'ente perché spero che si possa arrivare ad una soluzione rapida e che consenta di metter fine a questa annosa questione restituendo dignità a questo quartiere ed a noi residenti».
Spinosa anche la questione sicurezza. In una via buia come questa, infatti, diverse le segnalazioni di bivacco o appostamento: «Di sera è complesso tornar a casa - conclude il Sig. Lomanuto - auto in sosta e ragazzi con gli scooter sostano abitualmente. Il buio favorisce questa presenza». A sostegno della richiesta protocollata dai residenti del quartiere è arrivata anche una nota a firma di Mirko Malcangi del Partito Democratico di Andria: «I cittadini della zona si chiedono come sia possibile che si debba aspettare quattordici anni per la realizzazione di un marciapiede e fanno notare come, invece, in altre zone della città si realizzano opere più importanti e più costose in meno tempo. È la dimostrazione di come la periferia continui ad essere considerata una zona di serie B. L'amministrazione e gli uffici competenti intervengano tempestivamente, per portare alla normalità la situazione».