Dopo 10 anni di immobilismo spiragli di luce per via Eritrea
L’assessore Loconte: “Abbiamo candidato a finanziamento la progettazione finalizzata alla risoluzione della questione”
lunedì 1 marzo 2021
Dopo dieci anni di immobilismo si intravede uno spiraglio per via Eritrea, chiusa al traffico proprio nel lontano 28 febbraio 2011. Con la neo amministrazione Bruno qualcosa inizia a muoversi per risolvere questa prolungata e annosa questione, che ha causato non pochi problemi soprattutto ai residenti e agli ultimi commercianti rimasti.
Ripercorrendo questa vexata quaestio, la lunga arteria di via Eritrea - che collega piazza Porta La Barra con via Carmine – è interdetta alla circolazione stradale per cedimenti del collettore pluviale danneggiato, a causa di un violentissimo temporale che si abbatté, qualche lustro fa, sulla città. L'allora Amministrazione comunale, per evitare che la città si spaccasse in due, approvò la costruzione del ponte bailey in via Carmine. Dopo aver affidato i lavori ad una ditta privata, in poche settimane, fu eretto un ponte provvisorio, molto simile a quelli che si erigono nelle zone belliche. Sarebbero bastate solo qualche settimana per indagare l'efficienza del canalone ed eseguire i lavori di ripristino del tratto danneggiato. In realtà sono trascorsi anni e quel ponte resta ancora lì.
Se da una parte il maltempo ha causato dei gravi danni all'area in questione, dall'altra ancora più incolmabili sono i danni provocati dalla lentezza dei lavori di ripristino. Chiusa via Eritrea, semichiusa via Carmine. Il numero delle attività alimentari o di abbigliamento si sono ridotti drasticamente, così come gli studi commerciali. Questo ha inevitabilmente causato l'isolamento, sempre più marcato, del quartiere.
Attualmente, dopo anni di attese, all'orizzonte si profila un futuro per via Eritrea. Ad assicurarci è proprio l'assessore al Quotidiano, l'arch. Mario Loconte, che così dichiara: "Posso dire con personale soddisfazione che dopo dieci anni di immobilismo a pochi mesi dal nostro insediamento, abbiamo con delibera di Giunta candidato a finanziamento la progettazione finalizzata alla risoluzione della questione di via Eritrea e via Carmine per il ponte Bailey. È un primo ma importante passo! Sarà mio dovere seguire tale vicenda".
Ripercorrendo questa vexata quaestio, la lunga arteria di via Eritrea - che collega piazza Porta La Barra con via Carmine – è interdetta alla circolazione stradale per cedimenti del collettore pluviale danneggiato, a causa di un violentissimo temporale che si abbatté, qualche lustro fa, sulla città. L'allora Amministrazione comunale, per evitare che la città si spaccasse in due, approvò la costruzione del ponte bailey in via Carmine. Dopo aver affidato i lavori ad una ditta privata, in poche settimane, fu eretto un ponte provvisorio, molto simile a quelli che si erigono nelle zone belliche. Sarebbero bastate solo qualche settimana per indagare l'efficienza del canalone ed eseguire i lavori di ripristino del tratto danneggiato. In realtà sono trascorsi anni e quel ponte resta ancora lì.
Se da una parte il maltempo ha causato dei gravi danni all'area in questione, dall'altra ancora più incolmabili sono i danni provocati dalla lentezza dei lavori di ripristino. Chiusa via Eritrea, semichiusa via Carmine. Il numero delle attività alimentari o di abbigliamento si sono ridotti drasticamente, così come gli studi commerciali. Questo ha inevitabilmente causato l'isolamento, sempre più marcato, del quartiere.
Attualmente, dopo anni di attese, all'orizzonte si profila un futuro per via Eritrea. Ad assicurarci è proprio l'assessore al Quotidiano, l'arch. Mario Loconte, che così dichiara: "Posso dire con personale soddisfazione che dopo dieci anni di immobilismo a pochi mesi dal nostro insediamento, abbiamo con delibera di Giunta candidato a finanziamento la progettazione finalizzata alla risoluzione della questione di via Eritrea e via Carmine per il ponte Bailey. È un primo ma importante passo! Sarà mio dovere seguire tale vicenda".