Don Riccardo Agresti, con il progetto "Senza Sbarre" ospite del seminario di Pedagogia generale all'Ateneo barese
Importanti sono state le testimonianze dei detenuti in misura alternativa, residenti in masseria
sabato 23 novembre 2024
"Dal buio alla luce: esperienze di educabilità attraverso il lavoro" è il titolo del Seminario che si è svolto nella mattina di ieri, venerdì 22 novembre presso l'Ateneo di Bari, nell'ambito del corso di Pedagogia Generale tenuto dalla professoressa Antonia Rubini.
Questo l'obiettivo del Seminario: testimoniare buone pratiche di educabilità attraverso azioni concrete significative, rappresentative di un riscatto personale e sociale.
Protagonista don Riccardo Agresti, coordinatore del progetto diocesano di giustizia riparativa e riabilitativa "A mano libera - Senza sbarre", che si occupa di avvicinare al mondo del lavoro detenuti ed ex-detenuti con una forma detentiva alternativa, il cui fine è il reinserimento socio-lavorativo attraverso un'azienda di produzione artigianale di taralli, commercializzati in Italia.
La fiducia nel cambiamento, il ruolo della speranza e l'attività lavorativa rendono possibile ricucire quello strappo profondo, l'errore, che allontana i detenuti dalla società. Nella masseria di don Riccardo non esiste repressione, non esiste punizione: ci si sporca le mani con amore e nella consapevolezza che l'uomo non si riduce allo sbaglio che ha commesso.
Importanti sono state le testimonianze di detenuti in misura alternativa, residenti in masseria, che hanno condiviso in aula le proprie storie di vita, dure, calando gli studenti nel quotidiano e nel reale.
Alla domanda di don Riccardo agli intervenuti che cosa significa l'esperienza in masseria, la risposta è stata: "avere un obiettivo, provare gioia e amore, riaccendere la speranza".