Don Raffaele Biancolillo, il ringraziamento del sindaco di Canosa La Salvia
Il parroco di origini andriesi lascia la parrocchia di S. Francesco per raggiunti limiti d'età
martedì 21 febbraio 2017
12.18
Il sindaco di Canosa di Puglia, Ernesto La Salvia, ha scritto una lettera di ringraziamento a don Raffaele Biancolillo, parroco della chiesa di San Francesco, di origini andriesi, che lascia la parrocchia per raggiunti limiti d'età. L'Amministrazione comunale, insieme ai rappresentanti di tutte le parrocchie, domenica 19 febbraio 2017, ha voluto esprimere l'affetto che lega la comunità di Canosa a don Raffaele che, con abnegazione e impegno, è diventato negli anni fulgidi, punto di riferimento per la comunità canosina.
«Caro don Raffaele, sei nostro concittadino ormai dal lontano 1966 e la nostra Terra, pur non essendovi nato, è diventata anche la tua: perché come tale l'hai amata! Considero perciò un privilegio poterti indirizzare un saluto in un così importante momento di passaggio del tuo percorso di vita e poterlo fare, oltre che a titolo personale, come Sindaco di quella Comunità di Canosa, alla quale per anni hai dedicato il tuo impegno di uomo e sacerdote. Ci mancherà, però, il tuo impegno di parroco ma ci mancherà ancora di più la tua capacità di stare fra la gente, facendoti vicino ad ogni concittadino che chiedesse il tuo aiuto. Sei stato, infatti, capace di portare Dio nella nostra quotidianità sia lieta che triste, credendo nella fede radicata nel popolo canosino, che non potrà disgiungerti dal quel viscerale "Stabat Mater" che tanto hai contributo a promuovere negli ultimi anni del tuo Ministero parrocchiale. Quello in cui hai creduto si è sempre tradotto anche in opere concrete, realizzate sempre con animo lieto: opere che rimarranno nei cuori oltre che negli occhi della nostra gente. Rimarranno, infatti, nei ricordi degli studenti, grazie al rapporto speciale che da sempre hai instaurato con loro; negli occhi e nelle menti dei tanti giovani che a te devono alcuni fra i momenti più belli della loro adolescenza. Rimarranno persino nell'etere, nelle onde radio con le quali non hai mai smesso di testimoniare Dio e, ovviamente, nel ricordo di tutti noi, da sempre piacevolmente abituati alla tua presenza nelle nostre comunità parrocchiali. Per questo e per tante altre ragioni una penna e un foglio non possono contenere, ti auguro buon proseguimento in un viaggio che sin ora è stato ricchissimo e che, sono certo, continuerà ad esserlo nel solco di quanto hai seminato e raccolto sino ad oggi. A nome della Città di Canosa di Puglia, grazie!».
«Caro don Raffaele, sei nostro concittadino ormai dal lontano 1966 e la nostra Terra, pur non essendovi nato, è diventata anche la tua: perché come tale l'hai amata! Considero perciò un privilegio poterti indirizzare un saluto in un così importante momento di passaggio del tuo percorso di vita e poterlo fare, oltre che a titolo personale, come Sindaco di quella Comunità di Canosa, alla quale per anni hai dedicato il tuo impegno di uomo e sacerdote. Ci mancherà, però, il tuo impegno di parroco ma ci mancherà ancora di più la tua capacità di stare fra la gente, facendoti vicino ad ogni concittadino che chiedesse il tuo aiuto. Sei stato, infatti, capace di portare Dio nella nostra quotidianità sia lieta che triste, credendo nella fede radicata nel popolo canosino, che non potrà disgiungerti dal quel viscerale "Stabat Mater" che tanto hai contributo a promuovere negli ultimi anni del tuo Ministero parrocchiale. Quello in cui hai creduto si è sempre tradotto anche in opere concrete, realizzate sempre con animo lieto: opere che rimarranno nei cuori oltre che negli occhi della nostra gente. Rimarranno, infatti, nei ricordi degli studenti, grazie al rapporto speciale che da sempre hai instaurato con loro; negli occhi e nelle menti dei tanti giovani che a te devono alcuni fra i momenti più belli della loro adolescenza. Rimarranno persino nell'etere, nelle onde radio con le quali non hai mai smesso di testimoniare Dio e, ovviamente, nel ricordo di tutti noi, da sempre piacevolmente abituati alla tua presenza nelle nostre comunità parrocchiali. Per questo e per tante altre ragioni una penna e un foglio non possono contenere, ti auguro buon proseguimento in un viaggio che sin ora è stato ricchissimo e che, sono certo, continuerà ad esserlo nel solco di quanto hai seminato e raccolto sino ad oggi. A nome della Città di Canosa di Puglia, grazie!».