Don Michelangelo Tondolo: «Maggiore attenzione sul posizionamento delle antenne telefoniche ed un maggior controllo dei campi elettromagnetici da esse generate»

Il corteo è previsto venerdì 12 gennaio, alle ore 20:30 e si snoderà per le vie principali del quartiere

mercoledì 10 gennaio 2024 11.35
A cura di Luisa Sgarra
Riflettere e ripensare al posizionamento delle antenne telefoniche presenti nel quartiere San Valentino di Andria. Sono i temi che muovono, il primo corteo cittadino organizzato dal quartiere San Valentino.

La mobilitazione, in programma venerdì 12 gennaio, parte dal basso e vede protagonista la parrocchia San Riccardo di Andria. Infatti promotore di tale iniziativa è don Michelangelo Tondolo, parroco della chiesa "San Riccardo", che in questi giorni sta infatti facendo girare l'invito alla partecipazione oltre che tra i suoi parrocchiani anche sui social.

Il raduno, previsto alle ore 20:00, in piazza Caduti sul Lavoro, si snoderà per le seguenti vie: via Scevola Muzio, rondò viale Ausonia, Via Castella Grotte, Via Cerignola, Via Alberobello, sino a raggiungere la chiesa del quartiere "San Riccardo".

Ad oggi il quartiere San Valentino di Andria, conta ben sei antenne telefoniche. Un numero importante per i residenti che si sentono sempre più esposti al rischio delle onde elettromagnetiche. Quelle delle antenne nel quartiere San Valentino di Andria è una storia che risale al 2018 dove, inizialmente era presente solo un'antenna. A seguire nel 2019 una nota compagnia di telefonia ha offerto al parroco una cifra di circa 10 mila euro all'anno per installare proprio all'interno dell'oratorio un'antenna, a pochi metri dal campetto sportivo. Offerta declinata da don Michelangelo.

Don Michelangelo Tondolo spiega che la manifestazione, prevista per venerdì 12 gennaio, è pacifica.

Più volte, infatti, ha chiesto ai residenti del quartiere di assumere comportamenti idonei, scegliendo la via del dialogo con le istituzioni. «Mi sono messo in mezzo perché la cosa rischiava di degenerare. Allora ho cercato di mediare, di far comprendere che le antenne vanno messe ed eventualmente tocca a noi saper gestire in casa la nostra gestione del cellulare e del wi-fi – ma tuttavia spiega il parroco di San Riccardo – Purtroppo la costruzione di altre antenne nel nostro quartiere è andata avanti. Chiediamo alle istituzioni maggiore attenzione sul posizionamento delle antenne telefoniche e un maggior controllo dei campi elettromagnetici da esse generate».

E aggiunge «L'iniziativa in sé è anche un modo per incanalare la rabbia, la frustrazione dei residenti del quartiere, perché inizialmente, durante i primi passi del cantiere qualcuno ha cercato anche di sabotare l'installazione delle antenne. Infatti ricordo che l'azienda installatrice, per circa tre settimane, ha dovuto mettere una vigilanza privata h 24 e poi negli ultimi tempi, quando hanno montato le antenne, c'è stata anche la Digos che ogni tanto veniva a dare uno sguardo».

Una mobilitazione, dunque, dal duplice aspetto, uno nei confronti dell'istituzioni, ovvero quello di prestare maggiore attenzione a ciò che si viene a montare e costruire nel quartiere. L'altro è nei confronti degli abitanti del quartiere far capire che loro si può protestare, ma in modo civile.
Antenna telefonica visibile alle spalle della Chiesa "San Riccardo"
Tre antenne posizionate in via Lagnone Santa Croce, a meno di 200 metri l'una dall'altra
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