Don Ettore Lestingi: "La Chiesa è donna!"
Evento organizzato dal Presidente Commissione Liturgica diocesana, mercoledì 6 dicembre 2023 alle ore 19,00 presso la Chiesa Sacro Cuore di Andria
lunedì 27 novembre 2023
12.07
"La Chiesa è donna. La donna è un riflesso della Chiesa, la Chiesa è femminile, è una sposa e madre".
Lo ha detto il Papa, intervenendo ad una delle Congregazioni generali al Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. Tale affermazione sembra rivoluzionaria circa la presenza della donna nella vita della Chiesa, quando invece è una coraggiosa evidenza dell'importanza che la donna ha sempre avuto nel pensiero e nell'opera di Dio, portata a compimento da Cristo stesso. In principio Dio creò la donna perché fosse "di aiuto all'uomo, simile e con pari dignità"… Ha voluto incarnarsi nel grembo di una donna in un tempo e in un contesto culturale in cui aveva più valore della donna stessa… Nella sua vita terrea Gesù Cristo, ha avuto un seguito femminile e l'annuncio della resurrezione che ha sollevato il mondo dalla sua tristezza è stato posto sulle labbra fragili ed incredule di una donna. E' stato il primo a prendere posizione contro la violenza maschilista sulle donne (cfr. l'adultera). Fedele al suo Signore la Chiesa ha sempre considerato la donna quale volto migliore della sua identità: Maria, una donna, è "icona" a cui continuamente la Chiesa fa riferimento. Nel cammino della Chiesa la presenza della donna è stata sempre rilevante non solo dal punto di vista numerico, ma anche come custode e garante della continuità della testimonianza di fede. E' singolare come anche le virtù teologali sulle quali si fonda la Chiesa sono declinate al femminile: Fede come sposa fedele, carità come Madre premurosa, Speranza, come Bambina irrequieta. (cfr. Chrales Peguy). Con il pontificato di Papa Francesco, che da sempre vive il suo servizio come compimento del rinnovamento della Chiesa voluto dal Concilio Vaticano II, è giunto il tempo in cui sacche pregiudiziali sul ruolo della donna nella vita della Chiesa e soprattutto nella Liturgia ormai sono state rimosse e questo perché ciò che fa della Chiesa un popolo di eguali in dignità è il Battesimo.
Traguardo raggiunto nella riscoperta di tale dignità battesimale come fonte di ministerialità inclusiva è l'aver aperto, non per concessione ma per condizione, la possibilità alle donne di accedere ai Ministeri istituiti finora esclusivi per il mondo maschile: il Lettorato e l'Accolitato. Rivoluzione o evoluzione?
Per rispondere a tale interrogativo come Commissione Liturgica diocesana, abbiamo organizzato un Convegno sul tema: "La ministerialità della donna nella Liturgia tra "sana tradizione e "legittimo progresso", che si terrà Mercoledì 6 dicembre 2023 alle ore 19,00 presso la Chiesa Sacro Cuore di Andria. A condividere e sostenere la riflessione verrà Suor Elena Massimi, Presidente Nazionale dell'ALP (Associazione Professori di Liturgia). In un tempo in cui la donna è ritenuta oggetto di possesso a tal punto da manipolarla come "una bambola", condividendo lo sdegno e l'impegno civico contro ogni forma di violenza, la Chiesa al chiasso emotivo preferisce il silenzio della riflessione. L'incontro è aperto a tutti, non solo a credenti ma anche e direi soprattutto ai "pensanti".
Lo ha detto il Papa, intervenendo ad una delle Congregazioni generali al Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. Tale affermazione sembra rivoluzionaria circa la presenza della donna nella vita della Chiesa, quando invece è una coraggiosa evidenza dell'importanza che la donna ha sempre avuto nel pensiero e nell'opera di Dio, portata a compimento da Cristo stesso. In principio Dio creò la donna perché fosse "di aiuto all'uomo, simile e con pari dignità"… Ha voluto incarnarsi nel grembo di una donna in un tempo e in un contesto culturale in cui aveva più valore della donna stessa… Nella sua vita terrea Gesù Cristo, ha avuto un seguito femminile e l'annuncio della resurrezione che ha sollevato il mondo dalla sua tristezza è stato posto sulle labbra fragili ed incredule di una donna. E' stato il primo a prendere posizione contro la violenza maschilista sulle donne (cfr. l'adultera). Fedele al suo Signore la Chiesa ha sempre considerato la donna quale volto migliore della sua identità: Maria, una donna, è "icona" a cui continuamente la Chiesa fa riferimento. Nel cammino della Chiesa la presenza della donna è stata sempre rilevante non solo dal punto di vista numerico, ma anche come custode e garante della continuità della testimonianza di fede. E' singolare come anche le virtù teologali sulle quali si fonda la Chiesa sono declinate al femminile: Fede come sposa fedele, carità come Madre premurosa, Speranza, come Bambina irrequieta. (cfr. Chrales Peguy). Con il pontificato di Papa Francesco, che da sempre vive il suo servizio come compimento del rinnovamento della Chiesa voluto dal Concilio Vaticano II, è giunto il tempo in cui sacche pregiudiziali sul ruolo della donna nella vita della Chiesa e soprattutto nella Liturgia ormai sono state rimosse e questo perché ciò che fa della Chiesa un popolo di eguali in dignità è il Battesimo.
Traguardo raggiunto nella riscoperta di tale dignità battesimale come fonte di ministerialità inclusiva è l'aver aperto, non per concessione ma per condizione, la possibilità alle donne di accedere ai Ministeri istituiti finora esclusivi per il mondo maschile: il Lettorato e l'Accolitato. Rivoluzione o evoluzione?
Per rispondere a tale interrogativo come Commissione Liturgica diocesana, abbiamo organizzato un Convegno sul tema: "La ministerialità della donna nella Liturgia tra "sana tradizione e "legittimo progresso", che si terrà Mercoledì 6 dicembre 2023 alle ore 19,00 presso la Chiesa Sacro Cuore di Andria. A condividere e sostenere la riflessione verrà Suor Elena Massimi, Presidente Nazionale dell'ALP (Associazione Professori di Liturgia). In un tempo in cui la donna è ritenuta oggetto di possesso a tal punto da manipolarla come "una bambola", condividendo lo sdegno e l'impegno civico contro ogni forma di violenza, la Chiesa al chiasso emotivo preferisce il silenzio della riflessione. L'incontro è aperto a tutti, non solo a credenti ma anche e direi soprattutto ai "pensanti".