Don Cosimo Sgaramella festeggia il 25° anniversario di sacerdozio
La comunità della chiesa Gesù Crocifisso riunita attorno al parroco per manifestare gioia e affetto
giovedì 10 dicembre 2020
11.25
Mercoledì 9 dicembre alle ore 18,00 nella chiesa Gesù Crocifisso si è celebrato il 25° anniversario dell'ordinazione sacerdotale del parroco Don Cosimo Sgaramella. Un momento importante, un passo consapevole in cui don Cosimo Sgaramella 25 anni fa, scelse con amore di dedicare la sua opera al Signore, di sorreggere i bisognosi di certezze e in cerca di speranza. Nel rispetto delle norme anti-covid e del distanziamento, i fedeli hanno partecipato commossi e raccolti per la celebrazione della Santa Messa, una cerimonia intensa e corroborata dalle significative parole di Don Giuseppe Lapenna e da una lettera dei parrocchiani.
I parrocchiani hanno voluto ringraziare il parroco così: «Oggi Don Cosimo celebra i suoi 25 anni di sacerdozio, anni di servizio e dedizioni, di cui 13 nella nostra comunità impegnato a trasmettere la fede, impegnato a far conoscere sempre meglio la Parola, ad amare il Signore e i fratelli. Don Cosimo è il vero testimone portato a realizzare il bene comune, attento a tutti, sempre disponibile, un vero punto di riferimento. Noi ringraziamo il Signore per averlo mandato nella nostra parrocchia e auguriamo al nostro parroco tanta strada da percorrere ancora, buon cammino don Cosimo».
Don Giuseppe Lapenna rivolgendosi all'amico gli ha aggiunto: «Ho conosciuto Don Cosimo da quando fu ordinato prete, da allora abbiamo sempre collaborato ringraziandolo della sua disponibilità. Sono convinto che continuerà con l'entusiasmo che lo contraddistingue e avrà senz'altro la risposta adeguata da parte del popolo di Dio che ha bisogno di sacerdoti vicini ad ognuno di loro e che siano punto di riferimento per tutta la comunità. La mia esperienza di sacerdote mi fa vedere che l'interazione, lo stile di don Cosimo è quello giusto, gli auguro veramente che possa continuare ad esercitare questa sua disponibilità. Ti auguro che la Grazia di Dio continui a sostenerti e a far in modo che il tuo impegno pastorale sia sempre adeguato al tuo impegno».
Don Cosimo commosso ha espresso gratitudine: «Un grande ringraziamento per chi ci vuol bene e per chi ci ama perché continui a guidare la nostra vita. Di solito per questi eventi il Vescovo celebra una messa solenne in cattedrale, ma abbiamo deciso di vivere questa bella giornata in semplicità e di non fare nulla a causa del momento difficile che tutti stiamo attraversando. Sono passati 25 anni ricordo tutto e tutti di quel 9 dicembre 1995. Ringrazio tutte le parrocchie e le scuole in cui ho fatto le mie esperienze di sacerdote, in special modo il mio papà e la mia mamma che mi hanno donato la bontà e l'umiltà, sperando di non deluderli mai. Penso di aver avuto pochi talenti, ma sono contento di dedicare la maggior parte del mio tempo alla confessione e a celebrare l'Eucarestia, perché questo è lo specifico del prete, il resto lo possono fare chiunque. Cerco di essere disponibile a tutto, in questi 13 anni che sono qui nulla è venuto prima della Parrocchia.Voglio dirvi grazie anche per le tante dimostrazioni di affetto».
Don Cosimo ha concluso con le parole pensate insieme a Don Giuseppe Capuzzolo: «Se sono un prete è perché un giorno non sono scappato dell'impatto con il vento dello Spirito; perché ho sentito che la vita mi sospingeva dentro di sé chiedendomi di innalzarla; perché Dio con una carezza mi ha sussurrato: "Abbi coraggio", facendomi sentire unico e riempiendo la mia vita di senso. Da allora provo a camminare ogni giorno con il Dio vivente, abbracciando la forza e la dolcezza di me stesso, sentendo la responsabilità di essere attento a dove metto i piedi, cercando di portare più in alto di me tutto ciò che vive. Il Cristo crocifisso e risorto, con abbraccio itinerante, mi chiede l'audacia di avere slanci di tenerezza verso chi soffre, di essere sentinella dei germogli di vita, figlio del vento che sparge semi, pane che dà forza alla vita. Il Dio vivente mi chiede la tenerezza da riempire l'aria di affetti e significati, di avere sguardi d'amore che sciolgono le paure e i segreti, di offrire a chi incontro quel poco di luce sufficiente a trovare il giusto passo. Non sempre ci riesco. Benedetto nei secoli il Signore».
I parrocchiani hanno voluto ringraziare il parroco così: «Oggi Don Cosimo celebra i suoi 25 anni di sacerdozio, anni di servizio e dedizioni, di cui 13 nella nostra comunità impegnato a trasmettere la fede, impegnato a far conoscere sempre meglio la Parola, ad amare il Signore e i fratelli. Don Cosimo è il vero testimone portato a realizzare il bene comune, attento a tutti, sempre disponibile, un vero punto di riferimento. Noi ringraziamo il Signore per averlo mandato nella nostra parrocchia e auguriamo al nostro parroco tanta strada da percorrere ancora, buon cammino don Cosimo».
Don Giuseppe Lapenna rivolgendosi all'amico gli ha aggiunto: «Ho conosciuto Don Cosimo da quando fu ordinato prete, da allora abbiamo sempre collaborato ringraziandolo della sua disponibilità. Sono convinto che continuerà con l'entusiasmo che lo contraddistingue e avrà senz'altro la risposta adeguata da parte del popolo di Dio che ha bisogno di sacerdoti vicini ad ognuno di loro e che siano punto di riferimento per tutta la comunità. La mia esperienza di sacerdote mi fa vedere che l'interazione, lo stile di don Cosimo è quello giusto, gli auguro veramente che possa continuare ad esercitare questa sua disponibilità. Ti auguro che la Grazia di Dio continui a sostenerti e a far in modo che il tuo impegno pastorale sia sempre adeguato al tuo impegno».
Don Cosimo commosso ha espresso gratitudine: «Un grande ringraziamento per chi ci vuol bene e per chi ci ama perché continui a guidare la nostra vita. Di solito per questi eventi il Vescovo celebra una messa solenne in cattedrale, ma abbiamo deciso di vivere questa bella giornata in semplicità e di non fare nulla a causa del momento difficile che tutti stiamo attraversando. Sono passati 25 anni ricordo tutto e tutti di quel 9 dicembre 1995. Ringrazio tutte le parrocchie e le scuole in cui ho fatto le mie esperienze di sacerdote, in special modo il mio papà e la mia mamma che mi hanno donato la bontà e l'umiltà, sperando di non deluderli mai. Penso di aver avuto pochi talenti, ma sono contento di dedicare la maggior parte del mio tempo alla confessione e a celebrare l'Eucarestia, perché questo è lo specifico del prete, il resto lo possono fare chiunque. Cerco di essere disponibile a tutto, in questi 13 anni che sono qui nulla è venuto prima della Parrocchia.Voglio dirvi grazie anche per le tante dimostrazioni di affetto».
Don Cosimo ha concluso con le parole pensate insieme a Don Giuseppe Capuzzolo: «Se sono un prete è perché un giorno non sono scappato dell'impatto con il vento dello Spirito; perché ho sentito che la vita mi sospingeva dentro di sé chiedendomi di innalzarla; perché Dio con una carezza mi ha sussurrato: "Abbi coraggio", facendomi sentire unico e riempiendo la mia vita di senso. Da allora provo a camminare ogni giorno con il Dio vivente, abbracciando la forza e la dolcezza di me stesso, sentendo la responsabilità di essere attento a dove metto i piedi, cercando di portare più in alto di me tutto ciò che vive. Il Cristo crocifisso e risorto, con abbraccio itinerante, mi chiede l'audacia di avere slanci di tenerezza verso chi soffre, di essere sentinella dei germogli di vita, figlio del vento che sparge semi, pane che dà forza alla vita. Il Dio vivente mi chiede la tenerezza da riempire l'aria di affetti e significati, di avere sguardi d'amore che sciolgono le paure e i segreti, di offrire a chi incontro quel poco di luce sufficiente a trovare il giusto passo. Non sempre ci riesco. Benedetto nei secoli il Signore».