Domenica 5 maggio, tornano ad Andria le “Rose di Santa Rita”

Terza edizione dell'iniziativa a sostegno dell'Alverare di Santa Rita, grazie anche all'infaticabile lavoro di Domenico Cassetta

lunedì 29 aprile 2019 10.54
Per il 3° anno consecutivo in circa 200 città italiana, tra cui Andria, domenica 5 maggio 2019 gli amici e le amiche di Santa Rita da Cascia, scenderanno in piazza contemporaneamente, per allestire i banchetti della Solidarietà.

Su ogni banchetto solidale ci saranno le "Rose di Santa Rita": piantine in vaso che si potranno avere donando un contributo minimo di 13 euro. I fondi così raccolti saranno destinati al progetto per l'infanzia più importante del Monastero Santa Rita di Cascia, ovvero l'Alveare. In pratica il sostentamento di una casa di accoglienza a Cascia per bambine e ragazze provenienti da famiglie in difficoltà economiche e sociali.

Sono tanti, i volontari che hanno deciso di donare il proprio tempo, la propria attenzione, il proprio amore per diventare testimoni della carità cristiana, nel nome della Santa di Cascia. Ad Andria uno dei volontari che da circa 40 anni mantengono uno stretto legale con la città di Cascia e con la sua veneratissima santa, è Domenico Cassetta, che smessi i panni di vice Comandante del Corpo della Polizia Locale, guida un gruppo storico di volontari grazia anche all'abnegazione di tanti devoti, prima tra la moglie Enza Gaeta, che non perdono occasione per raggiungere la bella cittadina umbra.

E come preannunciato, il prossimo appuntamento per tutti i fedeli e devoti di Santa Rita è quello di domenica 5 maggio. Ad Andria, in viale Crispi angolo corso Cavour, dalle ore 8 alle 14 sarà allestito un banchetto che offrirà piantine di rose. L'organizzatore di questa ennesima iniziativa, è ancora una volta di Domenico, il quale ci tiene a far sapere che le piantine saranno intorno alle 130 unità e che quindi è necessario affrettarsi, sin dalle prime ore del mattino, per poter ritirare comodamente questa piccola testimonianza floreale, nel nome di Santa Rita.

Rita da Cascia, appunto monaca agostiniana, è una delle figure più invocate e venerate dai praticanti cattolici. Nacque da una famiglia che tanto si prodigò per far cessare le lotte tra guelfi e ghibellini, che nel 1381 insaguinavano anche Roccaporena, frazione di Cascia (nella verde Umbria, vicino Perugia), luogo che dette i natali alla bambina che inizialmente le venne attribuito il nome di Margherita, anche se ben presto tutti la chiamarono Rita.
È chiamata dal popolo, oltre "Santa della Rosa" e "Santa della Spina", anche "Santa dei casi impossibili" visto il consistente numero di miracoli attribuitole.
Fu beata, 180 anni dopo la sua morte, nel 1627 sotto il pontificato di Urbano VII. Fu canonizzata durante il Giubileo del 1900 da Leone XIII.

Per quanti fossero interessati a conoscere ulteriori particolari su questa iniziativa, rimandiamo al sito ufficiale www.rosedisantarita.org