Domani al via il programma di formazione "Scuola bici educare all'ambiente"

Per invogliare l'uso della bicicletta e il rispetto dell'ambiente

lunedì 18 aprile 2016 16.03
Prenderà il via domani, martedì 19 aprile, il programma d'informazione e formazione nelle scuole primarie di Andria chiamato "Scuola bici educare all'ambiente", presentato lo scorso 27 novembre presso il museo diocesano di Andria e promosso dal Comitato genitori bambini leucemici, in collaborazione con l'Avis, e l'associazione sportiva Andriabike, in concomitanza con la Settimana Europea dell'Ambiente.

Al progetto sono arrivate molte adesioni e per questo si ringraziano tutti i Dirigenti Scolastici che hanno dato il loro consenso e che vedrà la presenza e l'intervento attivo, assolutamente volontaristico, di professionisti in ambito, medico, scientifico, legale e sportivo. A cominciare dall'avvocato Paola Albo, alla psicologa Maria Erika Diomede, al biologo nutrizionista Fabio Sellitri, Luigi Tortora e Giuseppe Matera esperti della mobilità sulle due ruote.

Nell'ambito di questi incontri verranno trattati i temi legati alla mobilità sostenibile quindi, educare all'ambiente scuola bici, per far crescere la voglia di usare la bici e rispettare l'ambiente. In concomitanza con la settimana Europea dell'Ambiente vennero presi altri impegni sollecitati da almeno 2 anni dal Comitato genitori bambini leucemici.

«Siamo soddisfatti per il varo di questo progetto nelle scuole ma - denuncia Francesco Piscardi, Portavoce del Comitato - segnaliamo una non risposta e la mancata realizzazione dei progetti che l'Amministrazione aveva promesso: dall'approvazione del Regolamento comunale sugli impianti di telecomunicazione all'aggiornamento del Profilo della salute della città, ai dati sul monitoraggio dell'aria che l'Arpa dovrà svolgere sul nostro territorio con i relativi risultati. Attendiamo risposte fattive, le attendiamo da troppo tempo come da troppo tempo registriamo un lassismo inspiegabile nelle procedure da parte di chi, andriesi come noi, vive in questa città e non ha uguale attenzione ai temi della sostenibilità in ambienti vivono loro stessi insieme a figli, nipoti, parenti».