Dolore nel ricordo per la commemorazione di Don Vincenzo Labriola
Coinvolgente l’omelia di Don Peppino Lapenna
venerdì 10 novembre 2017
10.29
Ieri sera nella Parrocchia SS .Stimmate –Cappuccini- Don Peppino Lapenna, parroco in San Luigi a Castel Del Monte, ha presieduto la celebrazione Eucaristica a suffragio di Don Vincenzo Labriola.
Ricordiamo che Don Vincenzo per molti anni è stato parroco della chiesa di S. Luigi di Castel del Monte, realizzata grazie al volere della famiglia Ricciardi, ma anche di un'altra parrocchia di periferia come quella della Madonna di Guadalupe. Era inoltre membro di numerose consulte, ecclesiastiche e laiche, a livello locale e regionale.
Particolarmente sentite le parole con le quali Don Peppino lo ha commemorato nella sua omelia :"Dopo 11 anni dalla sua tragica morte, guardiamo l'opera che ha realizzato, che io vedo e tocco con mano perché sono al posto suo, dove egli per 25 anni del suo ministero sacerdotale, ha operato con entusiasmo e caparbietà.
Dobbiamo dire grazie alla suo impegno alla sua instancabile volontà se troviamo la presenza della Chiesa in zona Castel del Monte, diventata motivo di aggregazione, di formazione cristiana e di preghiera.
La famiglia Ricciardi ha sostenuto questo progetto e Don Vincenzo con grande fede nella Provvidenza, ha realizzato questo desiderio, che è stato richiamo di tante persone a partecipare alla vita attiva della parrocchia e alle varie iniziative che aveva nel suo cuore.
La nostra presenza qui è testimonianza dell'ammirazione e della gratitudine che ognuno di noi deve verso la sua persona, perché ha fatto e ha dato tanto .
Quello che possiamo fare adesso è pregare il Signore che conceda a lui il premio di tanta fatica, di tanto impegno, di tanto entusiasmo e di tante difficoltà che ha saputo superare. Aveva una visione ottimistica della vita, aveva sempre fiducia e speranza che le cose andassero per una via migliore, non tanto per capacità sue, perché si definiva un umile servo, ma per l'aiuto nella grazia di Dio, per quella Provvidenza nella quale ha sempre creduto e che lo ha sostenuto ogni giorno dei 47 anni della sua vita sacerdotale .
Oggi dobbiamo lodare e ringraziare il Signore per averci dato un sacerdote tanto capace, tanto entusiasta, tanto volenteroso e tanto fiducioso, che ha saputo costruire nel cuore della gente la speranza nella Provvidenza . Pendiamo esempio di questa visione positiva e ottimistica della vita" .
Don Vincenzo, sacerdote di grande intelletto, una figura carismatica, molto amato e apprezzato, è stato un modello, una guida spirituale per l'intera comunità ecclesiastica.
Ci piace ricordare un suo pensiero: " La vita è come un viaggio in treno spesso si sale e si scende, ci sono incidenti, a qualche fermata ci sono sorprese piacevoli a qualcun'altra profonda tristezza" ha qundi concluso Don Peppino Lapenna.
Ricordiamo che Don Vincenzo per molti anni è stato parroco della chiesa di S. Luigi di Castel del Monte, realizzata grazie al volere della famiglia Ricciardi, ma anche di un'altra parrocchia di periferia come quella della Madonna di Guadalupe. Era inoltre membro di numerose consulte, ecclesiastiche e laiche, a livello locale e regionale.
Particolarmente sentite le parole con le quali Don Peppino lo ha commemorato nella sua omelia :"Dopo 11 anni dalla sua tragica morte, guardiamo l'opera che ha realizzato, che io vedo e tocco con mano perché sono al posto suo, dove egli per 25 anni del suo ministero sacerdotale, ha operato con entusiasmo e caparbietà.
Dobbiamo dire grazie alla suo impegno alla sua instancabile volontà se troviamo la presenza della Chiesa in zona Castel del Monte, diventata motivo di aggregazione, di formazione cristiana e di preghiera.
La famiglia Ricciardi ha sostenuto questo progetto e Don Vincenzo con grande fede nella Provvidenza, ha realizzato questo desiderio, che è stato richiamo di tante persone a partecipare alla vita attiva della parrocchia e alle varie iniziative che aveva nel suo cuore.
La nostra presenza qui è testimonianza dell'ammirazione e della gratitudine che ognuno di noi deve verso la sua persona, perché ha fatto e ha dato tanto .
Quello che possiamo fare adesso è pregare il Signore che conceda a lui il premio di tanta fatica, di tanto impegno, di tanto entusiasmo e di tante difficoltà che ha saputo superare. Aveva una visione ottimistica della vita, aveva sempre fiducia e speranza che le cose andassero per una via migliore, non tanto per capacità sue, perché si definiva un umile servo, ma per l'aiuto nella grazia di Dio, per quella Provvidenza nella quale ha sempre creduto e che lo ha sostenuto ogni giorno dei 47 anni della sua vita sacerdotale .
Oggi dobbiamo lodare e ringraziare il Signore per averci dato un sacerdote tanto capace, tanto entusiasta, tanto volenteroso e tanto fiducioso, che ha saputo costruire nel cuore della gente la speranza nella Provvidenza . Pendiamo esempio di questa visione positiva e ottimistica della vita" .
Don Vincenzo, sacerdote di grande intelletto, una figura carismatica, molto amato e apprezzato, è stato un modello, una guida spirituale per l'intera comunità ecclesiastica.
Ci piace ricordare un suo pensiero: " La vita è come un viaggio in treno spesso si sale e si scende, ci sono incidenti, a qualche fermata ci sono sorprese piacevoli a qualcun'altra profonda tristezza" ha qundi concluso Don Peppino Lapenna.