Divieto di vendere bevande in contenitori di vetro nelle giornate del 24 e 31 dicembre 2022
Le perplessità di Unibat-Unionecommercio
venerdì 23 dicembre 2022
4.51
Ad Andria è stata emanata l'ordinanza sindacale n. 356 del 22 dicembre 2022 con la quale, con appena due soli giorni di preavviso, si vieta, per tutto l'arco delle giornate di sabato 24 dicembre 2022 e sabato 31 dicembre 2022 la vendita di bevande "destinate al consumo immediato", su tutto il territorio comunale, in contenitori di vetro, da parte di: attività di somministrazione di alimenti e bevande, autorizzate anche in forma temporanea; circoli privati; distributori automatici; attività artigianali autorizzate alla vendita di bevande, esercizi commerciali, operatori del commercio su aree pubbliche; tutte le forme speciali di commercio in genere che consentano la vendita di bevande in vetro. Tale provvedimento, si legge nell'ordinanza, verrebbe assunto anche perché: "l'Amministrazione Comunale è impegnata nelle campagne a favore dell'ambiente e nella tutela dell'immagine, del decoro e della pulizia della città assicurando una fruizione del territorio, consapevole e decorosa".
Ma secondo Unibat-Unionecommercio, l'associazione di rappresentanza presieduta da Savino Montaruli, ci sarebbero delle perplessità: "Innanzitutto anche questa volta l'Amministrazione comunale arriva in ritardo rispetto all'emanazione dei provvedimenti considerato che tale divieto viene previsto con soli due giorni di anticipo rispetto alla sua applicazione. Infatti l'ordinanza prevede l'obbligatorietà per tutti gli esercizi di ESPORRE, in modo ben visibile al pubblico, il provvedimento, anche per quanto riguarda le attività sulle aree pubbliche. A parte il fatto che, non essendo stata notificata agli interessati, sarà molto improbabile
che tutti gli Esercenti vengano a conoscenza di questo provvedimento di divieto con così poco tempo di preavviso, resta la profonda ambiguità nel definire "vendita di bevande destinate al consumo immediato". Tale fattispecie, infatti, non ci risulta sia contemplata in nessuna normativa e la differenza, semmai, è solo quella tra vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e somministrazione di bevande in contenitori di vetro. Poichè sono previste pesanti sanzioni sanzioni a carico degli esercenti che non rispettassero il divieto, fino a 500 euro con eventuale sospensione dell'attività, chiediamo al signor Questore della Provincia Barletta Andria Trani ed al Comandante della Polizia Locale ai quale dovrebbero essere affidati i compiti di controllo per il rispetto del divieto: "come farebbe un commerciante, un barista, un titolare di enoteca, un commerciante ambulante fast food o un titolare di un distributore automatico che pongano in vendita una bottiglia di prosecco o di aranciata o di vino o di qualunque altra bevanda, alcolica o analcolica, a sapere preventivamente se l'acquirente abbia intenzione o meno di farne un "uso immediato?". Con questa domanda ci apprestiamo a vivere le vigilie di Andria che un tempo erano una boccata di ossigeno per le imprese ma che oggi sono state declassate a momenti di tensione, di stress e persino di concorrenza sleale rispetto a quanto accadrà nei comuni vicini pronti ad accogliere decine di migliaia di andriesi che lasceranno la città federiciana, sperando che i massi posti sulle rotatorie dell'Andria-Trani siano stati rimossi e che l'illuminazione non funzionante ripristinata. Giusto per evitare di rovinare le feste a qualche famiglia vista la frequenza degli incidenti stradali in questo periodo".
Ma secondo Unibat-Unionecommercio, l'associazione di rappresentanza presieduta da Savino Montaruli, ci sarebbero delle perplessità: "Innanzitutto anche questa volta l'Amministrazione comunale arriva in ritardo rispetto all'emanazione dei provvedimenti considerato che tale divieto viene previsto con soli due giorni di anticipo rispetto alla sua applicazione. Infatti l'ordinanza prevede l'obbligatorietà per tutti gli esercizi di ESPORRE, in modo ben visibile al pubblico, il provvedimento, anche per quanto riguarda le attività sulle aree pubbliche. A parte il fatto che, non essendo stata notificata agli interessati, sarà molto improbabile
che tutti gli Esercenti vengano a conoscenza di questo provvedimento di divieto con così poco tempo di preavviso, resta la profonda ambiguità nel definire "vendita di bevande destinate al consumo immediato". Tale fattispecie, infatti, non ci risulta sia contemplata in nessuna normativa e la differenza, semmai, è solo quella tra vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e somministrazione di bevande in contenitori di vetro. Poichè sono previste pesanti sanzioni sanzioni a carico degli esercenti che non rispettassero il divieto, fino a 500 euro con eventuale sospensione dell'attività, chiediamo al signor Questore della Provincia Barletta Andria Trani ed al Comandante della Polizia Locale ai quale dovrebbero essere affidati i compiti di controllo per il rispetto del divieto: "come farebbe un commerciante, un barista, un titolare di enoteca, un commerciante ambulante fast food o un titolare di un distributore automatico che pongano in vendita una bottiglia di prosecco o di aranciata o di vino o di qualunque altra bevanda, alcolica o analcolica, a sapere preventivamente se l'acquirente abbia intenzione o meno di farne un "uso immediato?". Con questa domanda ci apprestiamo a vivere le vigilie di Andria che un tempo erano una boccata di ossigeno per le imprese ma che oggi sono state declassate a momenti di tensione, di stress e persino di concorrenza sleale rispetto a quanto accadrà nei comuni vicini pronti ad accogliere decine di migliaia di andriesi che lasceranno la città federiciana, sperando che i massi posti sulle rotatorie dell'Andria-Trani siano stati rimossi e che l'illuminazione non funzionante ripristinata. Giusto per evitare di rovinare le feste a qualche famiglia vista la frequenza degli incidenti stradali in questo periodo".