Distrutto il crocifisso nei pressi del cimitero; il vandalo è nelle mani dei Carabinieri
I pezzi della statua saranno consegnati a Mons. Mansi mentre gli inquirenti indagano sul movente del gesto
sabato 21 luglio 2018
12.21
Mutilato di testa e arti il crocifisso che presiede il viale del Cimitero, posto ad angolo tra via Palmiro Togliatti e viale Cimitero.
E' accaduto questa notte intorno all'una, quando un 45enne cittadino italiano ha colpito l'icona sacra con una sbarra di ferro. Immediato l'intervento dei Carabinieri del nucleo operativo che, impegnati in un'altra operazione, si sono accorti dell'episodio intervenendo anche su questo fronte. A loro va il plauso della cittadinanza.
I pezzi restanti, ora nelle mani del Capitano Marcello Savastano, Comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, saranno consegnati al vescovo Mansi, mentre l'uomo è stato denunciato a piede libero, mentre gli inquirenti indagano sul movente del gesto, molto probabilmente legato dalla dipendenza dall'alcool e dalla droga da cui l'uomo è affetto, in cura al Servizio di Igiene Mentale della locale Asl.
La statua del Cristo in croce è presente su quella strada sin dall'800, quando il viale del Cimitero fu costruito, e da allora ha rappresentato un luogo di culto per i cittadini che sono soliti per tradizione adornarlo con fiori e ceri.
Si tratta di un atto sacrilego che ha dei precedenti negli anni '80, quando fu distrutto durante il vescovado di Mons. Lanave. Quel Cristo in croce mutilato venne esposto nel cortile interno del Palazzo Vescovile, dov'è tutt'ora presente.
E' accaduto questa notte intorno all'una, quando un 45enne cittadino italiano ha colpito l'icona sacra con una sbarra di ferro. Immediato l'intervento dei Carabinieri del nucleo operativo che, impegnati in un'altra operazione, si sono accorti dell'episodio intervenendo anche su questo fronte. A loro va il plauso della cittadinanza.
I pezzi restanti, ora nelle mani del Capitano Marcello Savastano, Comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, saranno consegnati al vescovo Mansi, mentre l'uomo è stato denunciato a piede libero, mentre gli inquirenti indagano sul movente del gesto, molto probabilmente legato dalla dipendenza dall'alcool e dalla droga da cui l'uomo è affetto, in cura al Servizio di Igiene Mentale della locale Asl.
La statua del Cristo in croce è presente su quella strada sin dall'800, quando il viale del Cimitero fu costruito, e da allora ha rappresentato un luogo di culto per i cittadini che sono soliti per tradizione adornarlo con fiori e ceri.
Si tratta di un atto sacrilego che ha dei precedenti negli anni '80, quando fu distrutto durante il vescovado di Mons. Lanave. Quel Cristo in croce mutilato venne esposto nel cortile interno del Palazzo Vescovile, dov'è tutt'ora presente.