Discarica di Grottelline, Giorgino: «L'ATO Bat non vuole l'impianto»
Intervento del Presidente dell'Ambito Territoriale per ribadire il No
venerdì 12 dicembre 2014
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«Partendo, ancora una volta, dal fermo e deciso no alla costruzione dell'impianto di Grottelline per motivi ambientali, storici, archeologici e monumentali, si ribadisce nuovamente l'estraneità dell'impianto in questione alla programmazione impiantistica legata al fabbisogno d'Ambito». Parla il Sindaco di Andria Nicola Giorgino, nella qualità di Presidente dell'Organo di Governo dell'ATO Barletta-Andria-Trani, proprio in merito alle competenze relative al progetto. «Auspico, quindi, che venga posta la parola fine a questo stucchevole gioco allo scaricabarile e che si possa dar seguito alle volontà ed agli auspici delle popolazioni del territorio con una progettualità volta realmente alla salvaguardia dell'ambiente attraverso una visione lungimirante del futuro. Devo rimarcare – ha proseguito Giorgino - che il nostro bacino è un esempio in Puglia per la pratica della raccolta differenziata e che il Piano dei Rifiuti ha il dovere di tenere in debita considerazione la condizione attuale dei singoli bacini, avendo l'obiettivo di portare la Puglia a percentuali ottimali di raccolta differenziata così da rendere progressivamente inutilizzabili le discariche con, di converso, la realizzazione di una impiantistica conforme agli indirizzi attuati in modo da portare concretamente benefici economici ai cittadini».
L'impianto di Grottelline è stato progettato diversi anni fa per soddisfare le esigenze dei Comuni dell'ex ATO BA4. Quell'Ambito abbracciava i territori di una pluralità di Comuni, la maggioranza dei quali, per effetto del nuovo sistema di governance dei rifiuti, sono oggi non ricompresi nell'Ambito della Provincia BAT, fatta eccezione per i soli Comuni di Spinazzola e Minervino Murge. «Il passaggio di tali due comuni - ha ricordato Giorgino - all'ATO BAT, incide in termini totalmente marginali, sia come popolazione che riguardo i quantitativi di rifiuti prodotti, sulle valutazioni e sulle determinazioni del fabbisogno impiantistico del nostro bacino e quindi non vi è nessuna valenza automatica, né tecnica né giuridica, tale da far spostare la destinazione finale dell'impianto a beneficio di soggetti terzi diversi dai Comuni di Altamura, Gravina di Puglia, Poggiorsini, Santeramo in Colle, sottraendo a tali Enti, senza fondamento e senza giustificazione giuridica, ogni competenza decisionale».
Lo stesso Primo cittadino andriese rilancia la necessità di capire realmente chi vuole la discarica di Grottelline e l'impossibilità dell'ATO BAT di realizzare la procedura amministrativa anche perchè contraria: «Non è dato rilevare che la Pianificazione Regionale indichi la realizzazione dell'impianto complesso di trattamento dei RSU in contrada Grottelline - ha detto ancora Giorgino - per la gestione del ciclo dei rifiuti a servizio dei Comuni dell'ATO della Provincia di Barletta Andria Trani. Né, a dire il vero, avrebbe potuto diversamente, in conformità a principi fondamentali della pianificazione stessa, quali l'autosufficienza dell'impiantistica di bacino, la prossimità e centralità baricentrica nelle allocazioni degli impianti e l'autonomia decisionale delle Autorità di Governo d'Ambito. Confermo, così, che non risulta ipotizzabile una assegnazione della procedura amministrativa inerente l'impianto complesso di Grottelline all'Organismo di Governo Ato Barletta-Andria-Trani, che in ogni caso si è già ripetutamente espresso nelle sue assemblee, per quanto necessario, in senso contrario alla realizzazione dell'impianto come prospettato».
L'impianto di Grottelline è stato progettato diversi anni fa per soddisfare le esigenze dei Comuni dell'ex ATO BA4. Quell'Ambito abbracciava i territori di una pluralità di Comuni, la maggioranza dei quali, per effetto del nuovo sistema di governance dei rifiuti, sono oggi non ricompresi nell'Ambito della Provincia BAT, fatta eccezione per i soli Comuni di Spinazzola e Minervino Murge. «Il passaggio di tali due comuni - ha ricordato Giorgino - all'ATO BAT, incide in termini totalmente marginali, sia come popolazione che riguardo i quantitativi di rifiuti prodotti, sulle valutazioni e sulle determinazioni del fabbisogno impiantistico del nostro bacino e quindi non vi è nessuna valenza automatica, né tecnica né giuridica, tale da far spostare la destinazione finale dell'impianto a beneficio di soggetti terzi diversi dai Comuni di Altamura, Gravina di Puglia, Poggiorsini, Santeramo in Colle, sottraendo a tali Enti, senza fondamento e senza giustificazione giuridica, ogni competenza decisionale».
Lo stesso Primo cittadino andriese rilancia la necessità di capire realmente chi vuole la discarica di Grottelline e l'impossibilità dell'ATO BAT di realizzare la procedura amministrativa anche perchè contraria: «Non è dato rilevare che la Pianificazione Regionale indichi la realizzazione dell'impianto complesso di trattamento dei RSU in contrada Grottelline - ha detto ancora Giorgino - per la gestione del ciclo dei rifiuti a servizio dei Comuni dell'ATO della Provincia di Barletta Andria Trani. Né, a dire il vero, avrebbe potuto diversamente, in conformità a principi fondamentali della pianificazione stessa, quali l'autosufficienza dell'impiantistica di bacino, la prossimità e centralità baricentrica nelle allocazioni degli impianti e l'autonomia decisionale delle Autorità di Governo d'Ambito. Confermo, così, che non risulta ipotizzabile una assegnazione della procedura amministrativa inerente l'impianto complesso di Grottelline all'Organismo di Governo Ato Barletta-Andria-Trani, che in ogni caso si è già ripetutamente espresso nelle sue assemblee, per quanto necessario, in senso contrario alla realizzazione dell'impianto come prospettato».