Disastro ferroviario: si torna in aula bunker. Il 7 maggio prossima udienza
Il collegio giudicante si esprimerà sulle parti civili
giovedì 2 maggio 2019
16.46
Nuova udienza nel processo per far luce sulla strage dei treni del 12 luglio del 2016. Si torna in aula ma non nell'aula di Corte d'Assise a Trani bensì nel supercarcere, nell'aula bunker dove si è celebrata l'udienza preliminare. La decisione è stata presa nella prima giornata di dibattimento, l'11 aprile scorso, quando si decide di trasferire in una sede più ampia le udienze successive a fine di poter garantire una sistemazione più comoda a giuristi e familiari.
L'udienza di oggi è stata ancora dedicata a questioni preliminari, a cominciare dalla richiesta avanzata da alcuni parenti delle vittime, di citare la Regione Puglia come responsabile civile. Decisione che si conoscerà il 7 maggio prossimo, data in cui si tornerà in aula. La stessa richiesta era già, in realtà, stata avanzata in udienza preliminare, ma il Gup ritenendo che il ruolo di parte civile fosse incompatibile con quello di responsabile civile dell'ente l'aveva respinta. Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Giulia Pavese, dovrà anche pronunciarsi su nuove richieste di costituzione di parte civile tra cui quella fatta da un'associazione animalista.
Diciotto gli imputati per lo scontro frontale tra 2 treni marcianti in opposta direzione sulla tratta Andria e Corato.
L'udienza di oggi è stata ancora dedicata a questioni preliminari, a cominciare dalla richiesta avanzata da alcuni parenti delle vittime, di citare la Regione Puglia come responsabile civile. Decisione che si conoscerà il 7 maggio prossimo, data in cui si tornerà in aula. La stessa richiesta era già, in realtà, stata avanzata in udienza preliminare, ma il Gup ritenendo che il ruolo di parte civile fosse incompatibile con quello di responsabile civile dell'ente l'aveva respinta. Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Giulia Pavese, dovrà anche pronunciarsi su nuove richieste di costituzione di parte civile tra cui quella fatta da un'associazione animalista.
Diciotto gli imputati per lo scontro frontale tra 2 treni marcianti in opposta direzione sulla tratta Andria e Corato.