Disastro ferroviario: in aula la parola alla difesa degli imputati
La decisione del Gup prima di Natale. L'Astip intanto pubblica delle carte su Facebook
venerdì 14 dicembre 2018
13.49
Probabilmente prima di Natale si conoscerà la decisione del Gup del Tribunale di Trani, Angela Schiralli in merito alle richieste di rinvio a giudizio per i 18 imputati nel processo sul disastro ferroviario del 12 luglio del 2016 che causò la morte di 23 persone ed il ferimento di altri 51 passeggeri di due convogli che impattarono sul tratto tra Andria e Corato.
Un'udienza più breve delle altre quella di ieri, perchè i difensori di Ferrotramviaria Spa hanno rinunciato a parlare in aula. Giovedì prossimo toccherà all'avvocato dell'ex presidente di Ferrotramviaria, Enrico Maria Pasquini, prendere la parola per l'ultima replica. Poi il gup Angela Schiralli si ritirerà in camera di Consiglio per la decisione.
Il 14 marzo, intanto, è fissata la data di inizio del processo per Elena Molinaro del Ministero dei Trasporti, unica imputata che ha scelto il rito abbreviato.
Gli imputati, lo ricordiamo, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro è falso.
E intanto sulla pagina Facebook dell'Astip, l'Associazione Strage Treni in Puglia 12 Luglio 2016, compare un post:
"L'ultima novella legislativa sulla specifica materia è costituita da D. Lgs 15.07.2015, n 112 (Decreto legislativo del recepimento della Direttiva Europea 34/2012 in materia di sicurezza ferroviaria) la cui attuazione di apposito DM è avvenuto dopo il disastro ferroviario del 12.07.2016".
"Questo decreto legge - scrivono dall'Astip - se fosse stato applicato nei termini previsti avrebbe salvato le vite delle 23 vittime, perché impone l'attrezzaggio del sistema di sicurezza Scmt per tutte le ferrovie interconnesse tra cui la Bari nord. Secondo voi l'assessore regionale ai trasporti Giannini rispetta i termini?
Assolutamente NO, anzi chiede pure di non inserire la Bari nord tra le ferrovie interconnesse, in barba ad un DL del 2004 in cui la Bari nord é inserita come ferrovia interconnessa".
Un'udienza più breve delle altre quella di ieri, perchè i difensori di Ferrotramviaria Spa hanno rinunciato a parlare in aula. Giovedì prossimo toccherà all'avvocato dell'ex presidente di Ferrotramviaria, Enrico Maria Pasquini, prendere la parola per l'ultima replica. Poi il gup Angela Schiralli si ritirerà in camera di Consiglio per la decisione.
Il 14 marzo, intanto, è fissata la data di inizio del processo per Elena Molinaro del Ministero dei Trasporti, unica imputata che ha scelto il rito abbreviato.
Gli imputati, lo ricordiamo, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro è falso.
E intanto sulla pagina Facebook dell'Astip, l'Associazione Strage Treni in Puglia 12 Luglio 2016, compare un post:
"L'ultima novella legislativa sulla specifica materia è costituita da D. Lgs 15.07.2015, n 112 (Decreto legislativo del recepimento della Direttiva Europea 34/2012 in materia di sicurezza ferroviaria) la cui attuazione di apposito DM è avvenuto dopo il disastro ferroviario del 12.07.2016".
"Questo decreto legge - scrivono dall'Astip - se fosse stato applicato nei termini previsti avrebbe salvato le vite delle 23 vittime, perché impone l'attrezzaggio del sistema di sicurezza Scmt per tutte le ferrovie interconnesse tra cui la Bari nord. Secondo voi l'assessore regionale ai trasporti Giannini rispetta i termini?
Assolutamente NO, anzi chiede pure di non inserire la Bari nord tra le ferrovie interconnesse, in barba ad un DL del 2004 in cui la Bari nord é inserita come ferrovia interconnessa".