Disastro ferroviario Andria Corato: slitta il termine per il deposito delle motivazioni della sentenza
Nell’incidente morirono 23 persone e 51 rimasero ferite. Il processo di primo grado a carico di 17 imputati si è concluso il 15 giugno scorso
mercoledì 23 agosto 2023
9.02
E' stata accolta dal presidente del Tribunale di Trani, Giuseppe Rana, la richiesta di proroga dei termini per il deposito delle motivazioni della sentenza sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato il 12 luglio del 2017. Nell'incidente morirono 23 persone e 51 rimasero ferite.
Ci vorranno quindi ancora 90 giorni per conoscere le motivazioni della decisione scaturita dal processo di primo grado celebrato a Trani a carico di 17 imputati, conclusosi lo scorso 15 giugno con due sole condanne (del capostazione di Andria, Vito Piccarreta, a 6 anni e 6 mesi, e del capotreno del convoglio Andria-Corato, Nicola Lorizzo, a 7 anni di reclusione) e 14 assoluzioni, oltre a quella di Ferrotramviaria imputata per l'illecito amministrativo.
Il Tribunale di Trani aveva fissato nei canonici 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni, ma il giudice estensore, Marina Chiddo, ha chiesto al presidente una proroga di ulteriori 90 giorni «in ragione della complessità della motivazione»; per il «processo complesso a causa del tecnicismo delle questioni giuridiche trattate, dell'ampiezza e della eterogeneità degli argomenti affrontati, del numero cospicuo di imputati e di capi di imputazione e del numero elevato di parti civili».
Ci vorranno quindi ancora 90 giorni per conoscere le motivazioni della decisione scaturita dal processo di primo grado celebrato a Trani a carico di 17 imputati, conclusosi lo scorso 15 giugno con due sole condanne (del capostazione di Andria, Vito Piccarreta, a 6 anni e 6 mesi, e del capotreno del convoglio Andria-Corato, Nicola Lorizzo, a 7 anni di reclusione) e 14 assoluzioni, oltre a quella di Ferrotramviaria imputata per l'illecito amministrativo.
Il Tribunale di Trani aveva fissato nei canonici 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni, ma il giudice estensore, Marina Chiddo, ha chiesto al presidente una proroga di ulteriori 90 giorni «in ragione della complessità della motivazione»; per il «processo complesso a causa del tecnicismo delle questioni giuridiche trattate, dell'ampiezza e della eterogeneità degli argomenti affrontati, del numero cospicuo di imputati e di capi di imputazione e del numero elevato di parti civili».