Disabili gravi, Lorusso: «No alle strumentalizzazioni, sì al dialogo»
Prosegue la protesta delle associazioni in vista della discussione in Regione
lunedì 9 febbraio 2015
08.05
«In questo periodo preelettorale non vogliamo essere preda di strumentalizzazioni di partiti e di schieramenti alla facile e interessata ricerca di sofferenze e di drammi sociali. Straordinarie occasioni per mostrare alla gente quanto si sia bravi e pronti ora e solo ora a denunciare e risolvere i problemi». E' questa la prima forte frase di Franco Lorusso, Presidente del Gruppo Con (Camminare Oltre le Nuvole) che rilancia la necessità di risolvere un problema, quello del regolamento regionale per la riabilitazione delle disabilità gravi, che ha già visto la protesta di tantissime famiglie a Bari nel giorno in cui vi è stata la discussione del provvedimento in Commissione Sanità. (Articolo 3 febbraio).
«Questa mobilitazione della disabilità grave adulta minacciata di esclusione dai servizi di riabilitazione semiresidenziale - ha proseguito Franco Lorusso - è per noi occasione straordinaria per la prima volta in Puglia di aggregarci, contarci e organizzarci sul territorio. Non rappresentiamo gli interessi di nessuno se non quello dei nostri figli e delle nostre famiglie: è questa la nostra forza! La nostra associazione in questi giorni vede crescere adesioni di persone e di altre piccole associazioni su tutto il territorio regionale, scoprendo straordinarie storie di sofferenza vissuta con dignità e voglia di lottare per difendere i propri diritti. Con senso di responsabilità collaborazione e civiltà che, ci dispiace dirlo, non abbiamo riscontrato nell'assessorato alla sanità».
A rischio ci sono anche i circa 150 ospiti della struttura di riabilitazione di "Quarto di Palo" ad Andria. L'associazione resta molto critica nei confronti della Regione e pone diverse domande per spronare coloro i quali hanno il compito di prendere decisioni importanti politiche ma anche tecniche: «Insieme alle richieste formulate nell'incontro dal presidente Introna in III Commissione Regionale e, pare fatte proprie da alcuni consiglieri, ve n'è una che, forse sottovalutata, riteniamo strategicamente importante - ha concluso Franco Lorusso - Non subiremo più passivamente regolamenti elaborazioni normative che non ci vedano essere consultati. Chi elabora ? Con quali argomentazioni e finalità? Quali sono i criteri di formazione delle commissioni tecniche? Crediamo che lo spirito autentico della democrazia stia nel superamento della distanza tra dirigenti e diretti e nella capacità sussidiaria di valorizzare tutte la pluralità delle energie culturali scientifiche esperienziali di una società. Riteniamo che questa sia l'interpretazione autentica della democrazia che può riavvicinare i cittadini alla fiducia nella politica».
«Questa mobilitazione della disabilità grave adulta minacciata di esclusione dai servizi di riabilitazione semiresidenziale - ha proseguito Franco Lorusso - è per noi occasione straordinaria per la prima volta in Puglia di aggregarci, contarci e organizzarci sul territorio. Non rappresentiamo gli interessi di nessuno se non quello dei nostri figli e delle nostre famiglie: è questa la nostra forza! La nostra associazione in questi giorni vede crescere adesioni di persone e di altre piccole associazioni su tutto il territorio regionale, scoprendo straordinarie storie di sofferenza vissuta con dignità e voglia di lottare per difendere i propri diritti. Con senso di responsabilità collaborazione e civiltà che, ci dispiace dirlo, non abbiamo riscontrato nell'assessorato alla sanità».
A rischio ci sono anche i circa 150 ospiti della struttura di riabilitazione di "Quarto di Palo" ad Andria. L'associazione resta molto critica nei confronti della Regione e pone diverse domande per spronare coloro i quali hanno il compito di prendere decisioni importanti politiche ma anche tecniche: «Insieme alle richieste formulate nell'incontro dal presidente Introna in III Commissione Regionale e, pare fatte proprie da alcuni consiglieri, ve n'è una che, forse sottovalutata, riteniamo strategicamente importante - ha concluso Franco Lorusso - Non subiremo più passivamente regolamenti elaborazioni normative che non ci vedano essere consultati. Chi elabora ? Con quali argomentazioni e finalità? Quali sono i criteri di formazione delle commissioni tecniche? Crediamo che lo spirito autentico della democrazia stia nel superamento della distanza tra dirigenti e diretti e nella capacità sussidiaria di valorizzare tutte la pluralità delle energie culturali scientifiche esperienziali di una società. Riteniamo che questa sia l'interpretazione autentica della democrazia che può riavvicinare i cittadini alla fiducia nella politica».