Disabili gravi e tagli all'assistenza, da Andria protesta in Regione
L'associazione "C.O.N." a Bari per dire "no" alla modifica del regolamento
martedì 3 febbraio 2015
«Gravissimi gli attacchi ai disabili ed alle loro famiglie». E' l'associazione di famiglie disabili "C.O.N." (Camminare Oltre le Nuvole) a lanciare l'accusa verso la Regione Puglia e le ASL pugliesi che hanno tagliato risorse importanti soprattutto con l'approvazione del nuovo regolamento sull'assistenza riabilitativa psichiatrica domiciliare e territoriale. In particolare è a rischio l'assistenza diurna di strutture come il Centro "Quarto di Palo" di Andria e questa mattina, a partire dalle ore 11, vi sarà la formale protesta dell'associazione in Regione proprio durante lo svolgimento della III Commissione in cui si parlerà della vicenda.
«La Regione e le ASL, attraverso numerosi interventi amministrativi - scrivono dal Gruppo C.O.N., hanno sferrato duri colpi ai servizi riabilitativi sanitari dei disabili gravi, con un accanimento pianificato volto a snaturare il diritto all'assistenza. Viene negata la necessità dei disabili gravi, in particolare ultradiciottenni, di ricevere assistenza riabilitativa sanitaria, spingendoli in ambito socio-assistenziale, in strutture prive della indispensabile tutela medica ed infermieristica. Tale ingiustizia è stata segnalata il 27 ottobre scorso alla III Commissione regionale e lo stesso Assessore alla Sanità, Pentassuglia, si era impegnato a risolvere il problema ma nulla è cambiato».
Il problema sta tutto nell'esclusione dei disabili gravi dall'assistenza diurna: «La Giunta Regionale – proseguono dall'associazione - ha approvato il nuovo e discutibile regolamento senza alcuna interlocuzione con le associazioni delle famiglie e su cui invano si è tentato di intervenire. Questo regolamento sancisce definitivamente l'esclusione dei disabili gravi ultradiciottenni dal regime di riabilitazione in regime diurno, in contrasto con quanto disposto dal DPCM 29.11.2011 (Livelli Essenziali di Assistenza LEA). Riteniamo inaccettabile che in nome di esigenze di risparmio finanziario vengano negati dei primari bisogni a cura dei soggetti deboli, determinanti per le condizioni di vita di centinaia di famiglie pugliesi" conclude la nota diffusa dall'associazione».
«La Regione e le ASL, attraverso numerosi interventi amministrativi - scrivono dal Gruppo C.O.N., hanno sferrato duri colpi ai servizi riabilitativi sanitari dei disabili gravi, con un accanimento pianificato volto a snaturare il diritto all'assistenza. Viene negata la necessità dei disabili gravi, in particolare ultradiciottenni, di ricevere assistenza riabilitativa sanitaria, spingendoli in ambito socio-assistenziale, in strutture prive della indispensabile tutela medica ed infermieristica. Tale ingiustizia è stata segnalata il 27 ottobre scorso alla III Commissione regionale e lo stesso Assessore alla Sanità, Pentassuglia, si era impegnato a risolvere il problema ma nulla è cambiato».
Il problema sta tutto nell'esclusione dei disabili gravi dall'assistenza diurna: «La Giunta Regionale – proseguono dall'associazione - ha approvato il nuovo e discutibile regolamento senza alcuna interlocuzione con le associazioni delle famiglie e su cui invano si è tentato di intervenire. Questo regolamento sancisce definitivamente l'esclusione dei disabili gravi ultradiciottenni dal regime di riabilitazione in regime diurno, in contrasto con quanto disposto dal DPCM 29.11.2011 (Livelli Essenziali di Assistenza LEA). Riteniamo inaccettabile che in nome di esigenze di risparmio finanziario vengano negati dei primari bisogni a cura dei soggetti deboli, determinanti per le condizioni di vita di centinaia di famiglie pugliesi" conclude la nota diffusa dall'associazione».