Disabili gravi, c'è l'emendamento al regolamento

Protesta delle associazioni, priorità per i 150 posti di "Quarto di Palo"

martedì 3 febbraio 2015 20.18
A cura di Stefano Massaro
In mattinata la protesta in Regione da parte delle associazioni di disabili e genitori in concomitanza con lo svolgimento della III Commissione regionale per discutere dello 'Schema di regolamento regionale dei Presidi territoriali di recupero e riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche, sensoriali o miste'. La stessa commissione ha scelto di non approvare il regolamento e di rinviarlo ad un più attento approfondimento. Successivamente, nel primo pomeriggio, è stato già depositato l'emendamento che punta a salvaguardare la possibilità dell'assistenza diurna specialistica dei disabili gravi, tra cui vi sono circa 150 ospiti della struttura andriese di "Quarto di Palo".

Prima dell'audizione in III Commissione Sanità con l'Assessore Regionale alla Salute, Donato Pentassuglia vi è stato un incontro tra le numerose associazioni di genitori dei disabili interessati ed il presidente della commissione stessa, Filippo Caracciolo, nell'ambito di un tavolo straordinario promosso dal Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Onofrio Introna. «Nel corso di questo incontro è stato recepito il chiaro stato d'agitazione delle famiglie dei disabili - ha detto Caracciolo - le preoccupazioni e le istanze espresse dagli stessi mi ha visto promotore, assieme ai colleghi Pastore e Pellegrino ed in qualità di primo firmatario, di un emendamento finalizzato proprio a soddisfare le richieste recepite per far sì che nel regolamento si tenga conto delle esigenze delle disabilità gravi con pluriminorazioni, con riferimento agli ultra18enni che rischiano di passare dal livello assistenziale socio-riabilitativo (art. 26 Legge n. 833/1978) e quello socio-assistenziale».

All'interno dello stesso emendamento «si chiede l'inserimento nella griglia di cui all'art. 2 riguardante la tipologia di pazienti - ha proseguito Caracciolo - dell'età adulta per l'assistenza sanitaria semiresidenziale con conseguente adeguamento della disciplina regolamentare alla suddetta previsione; il coinvolgimento delle associazioni dei genitori dei disabili ai tavoli tecnici in materia di riabilitazione per disabili attraverso l'acquisizione di pareri consultivi non vincolanti; la sospensione dell'iter di approvazione del regolamento e l'impegno dell'Assessore Regionale alla Salute ad attivare con urgenza un tavolo tecnico che preveda la partecipazione delle suddette associazioni al fine di pervenire ad una disciplinare organica della riabilitazione per disabili. In ultimo, abbiamo chiesto sempre all'Assessore Pentassuglia di attivarsi presso la Direzione Sanitaria della ASL Bari al fine di revocare o sospendere il provvedimento recante protocollo n. 97387 del 30/05/2013 ed ogni atto conseguente. Considerata l'articolazione e la delicatezza della problematica la commissione ha deciso per il rinvio per un approfondimento».

Ora, tuttavia, bisognerà attendere che l'emendamento venga accolto: «L'auspicio - ha concluso Caracciolo - è che l'emendamento possa essere accolto andando a soddisfare le richieste delle diverse associazioni intervenute e, per ciò che concerne il mio territorio d'appartenenza, le prerogative del Centro Riabilitavo "Quarto di Palo – Mons. Di Donna" di Andria, polo d'eccellenza della nostra Regione, dove trovano assistenza più di 150 disabili».