“Direttiva Bolkestein” rinviata al 2020 dopo approvazione emendamento presentato dal Pd
Batcommercio2010-Cna Rete Imprese: “Lotta condotta da anni a tutela delle imprese”
giovedì 21 dicembre 2017
Intervento dell'Associazione Batcommercio2010 - Cna Rete Imprese sulla decisione approvata dalla Commissione Bilancio della Camera che ha approvato un emendamento presentato dal Partito Democratico per rinviare al 2020 l'attuazione della "Direttiva Bolkestein":
"Un regolamento europeo che impone di mettere a gara le concessioni pubbliche invece che assegnarle senza un termine", sottolineano in una nota il Presidente Vincenzo Berardino ed il suo vice, Arcangelo Guglielmi Batcommercio2010 - Cna Rete Imprese.
L'emendamento dice che «al fine di garantire che le procedure per l'assegnazione delle concessioni del commercio su aree pubbliche siano realizzate in un contesto temporale e regolatorio omogeneo, il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre è prorogato fino a tale data», ossia il 2020.
"In particolare –prosegue la nota l'Associazione Batcommercio2010-Cna Rete Imprese – siamo alle prese con una decisione che libera letteralmente dall'angoscia decine di migliaia di persone che a causa di una Direttiva completamente sbagliata avrebbero rischiato di vedere annullato l'impegno ed il sacrificio di decenni di lavoro. Giustissima la decisione della Commissione Bilancio della Camera: speriamo che tale scelta preluda una scelta definitiva sulla stessa lunghezza d'onda. In Italia migliaia di imprese avrebbero visto messo a repentaglio la titolarità delle loro attività con tutte le conseguenze che ciò avrebbe determinato in termini di perdita dell'occupazione. Moltissimi commercianti vedono oggi riconosciuto un diritto a tutela della loro capacità di continuare a fare impresa: l'Associazione Batcommercio2010-Cna Rete Imprese dopo anni di lotte condotte sui vari livelli istituzionali è felicissima di commentare una decisione che tocca, in particolare sul nostro territorio, moltissimi ambulanti e gestori di esercenti balneari che più degli altri hanno dato vita nel tempo a proteste. Sarebbe stato completamente ingiusto annullare gli investimenti e azzerare con un tratto di penna ciò che col lavoro e sacrificio è stato costruito in molti anni da migliaia di lavoratrici e lavoratori", concludono Vincenzo Berardino ed Arcangelo Guglielmi
"Un regolamento europeo che impone di mettere a gara le concessioni pubbliche invece che assegnarle senza un termine", sottolineano in una nota il Presidente Vincenzo Berardino ed il suo vice, Arcangelo Guglielmi Batcommercio2010 - Cna Rete Imprese.
L'emendamento dice che «al fine di garantire che le procedure per l'assegnazione delle concessioni del commercio su aree pubbliche siano realizzate in un contesto temporale e regolatorio omogeneo, il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre è prorogato fino a tale data», ossia il 2020.
"In particolare –prosegue la nota l'Associazione Batcommercio2010-Cna Rete Imprese – siamo alle prese con una decisione che libera letteralmente dall'angoscia decine di migliaia di persone che a causa di una Direttiva completamente sbagliata avrebbero rischiato di vedere annullato l'impegno ed il sacrificio di decenni di lavoro. Giustissima la decisione della Commissione Bilancio della Camera: speriamo che tale scelta preluda una scelta definitiva sulla stessa lunghezza d'onda. In Italia migliaia di imprese avrebbero visto messo a repentaglio la titolarità delle loro attività con tutte le conseguenze che ciò avrebbe determinato in termini di perdita dell'occupazione. Moltissimi commercianti vedono oggi riconosciuto un diritto a tutela della loro capacità di continuare a fare impresa: l'Associazione Batcommercio2010-Cna Rete Imprese dopo anni di lotte condotte sui vari livelli istituzionali è felicissima di commentare una decisione che tocca, in particolare sul nostro territorio, moltissimi ambulanti e gestori di esercenti balneari che più degli altri hanno dato vita nel tempo a proteste. Sarebbe stato completamente ingiusto annullare gli investimenti e azzerare con un tratto di penna ciò che col lavoro e sacrificio è stato costruito in molti anni da migliaia di lavoratrici e lavoratori", concludono Vincenzo Berardino ed Arcangelo Guglielmi