Direttiva bolkestein: l’antitrust interviene ancora

Oltre un milione di persone pronte a scendere in piazza

venerdì 4 agosto 2017 13.30
A cura di Riccardo Di Pietro
Il Documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 27 luglio 2017 sta dunque rimettendo in allarme l'intera Categoria ma anche coloro che, nel corso di questi anni di silenzio prolungato, avevano "dato certezze" che oggi si sgretolano come grissini.

In questi ultimi giorni sono stati numerosi gli incontri tematici che hanno anche registrato, in qualità di relatore, il Rappresentante delle Associazioni UNIMPRESA, CASAMBULANTI ITALIA e A.C.A.B., Savino Montaruli, il quale, ha dichiarato: «quello che sta accadendo ora non fa altro che alimentare le incertezze dei comuni, delle Regioni e di quei soggetti che hanno trascurato, pur consapevoli della condizione normativa, taluni elementi che avrebbero dovuto sin dal 2010 indurre ad assumere le iniziative di estromissione del Commercio Ambulante dalla Direttiva Bolkestein. Questa loro trascuratezza si è scontrata e continua ancor di più oggi a scontrarsi con l'Autority che deve garantire la corretta applicazione della Direttiva, senza posizioni di vantaggio esclusive quindi inapplicabili. Questa posizione dell'Autorità è nota ormai da anni e averla ignorata è stato un gravissimo errore, imperdonabile. Noi le situazioni le abbiamo analizzate tutte a fondo e i tavoli della massima rappresentanza istituzionale sui quali abbiamo discusso della delicata questione, a Roma, ci hanno dato ragione ma i provvedimenti governativi auspicati e promessici non sono ancora stati promulgati. Il tempo delle attese sta finendo e Settembre sarà un mese caldissimo. Altro che Caronte e Lucifero. Sarà difficile far ricorso ad altri personaggi mitologici per descrivere il fuoco che si scatenerà dal milione di persone, in sostegno ai duecentomila ambulanti italiani che riempiranno le piazze romane e tutte le Regioni italiane per gridare all'unisono: "FUORI IL COMMERCIO AMBULANTE DALLA DIRETTIVA BOLKESTEIN". In quelle piazze ci saranno, dovranno anche esserci coloro che si sono seduti in rappresentanza dell'intera Categoria, non titolati a "spendere" una rappresentanza mai posseduta in tal specie; senza alcuna consultazione generale diffusa e soprattutto senza mettere in conto che quei criteri avrebbero potuto causare una situazione di caos indescrivibile qual è quella ora di fronte a noi. Una macelleria sociale ed un conflitto storico che scuoterebbe l'intero Paese. Il Governo deve evitare tutto questo, immediatamente, dando corso alle richieste delle Associazioni italiane Indipendenti ed Autonome che in questi ultimi anni hanno rotto il silenzio e portato avanti una battaglia di civiltà in tutte le sedi, con manifestazioni nazionali di portata storica, mai viste in tale misura».

Nel frattempo la Conferenza Unificata Stato regioni ha chiesto: 1) Un incontro con il Ministro dello sviluppo economico, per definire l'esatta portata della disposizione riportata nell'articolo 6 comma 8 del decreto legge n. 244/2016 (decreto Milleproroghe), convertito con legge n. 19/2017;
2) Un proseguimento delle attività del "Tavolo tecnico sulle problematiche relative al settore del commercio su aree pubbliche", già costituito presso la Conferenza Unificata, con la presenza dell'Antitrust, per individuare le soluzioni percorribili, al fine di dare una risposta condivisa con i partecipanti alle eccezioni sollevate dall'Antitrust
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