Dipendenti Publiparking ad orario ridotto ad Andria, Prasti: «Perché si usa l’ammortizzatore sociale causale covid?»
La segretaria generale della Filcams Cgil Bat scrive al Comune di Andria e alla direzione dell’azienda, poi informa il prefetto della Bat
giovedì 16 dicembre 2021
«Le aree di sosta a pagamento della città di Andria sono sempre gremite di automobili ma nonostante ciò la Publiparking, la società che gestisce il servizio di sosta su strisce blu, impiega lavoratori ad orario ridotto fruendo al contempo dell'assegno ordinario Fis, il fondo di integrazione salariale». La denuncia è della segretaria generale della Filcams Cgil Bat, Tina Prasti, che ha già inviato una nota al riguardo alla società appaltatrice e alla committenza e in assenza di riscontro ha deciso di informare il prefetto della Bat.
«Riteniamo che ci sia un utilizzo strumentale dell'ammortizzatore sociale causale covid in quanto crediamo che sia assolutamente non dovuto visto l'utilizzo dei parcheggi a pagamento ad Andria. Vorremmo dunque capire le motivazioni di questa decisione presa tra l'altro in maniera unilaterale. In mancanza di chiarimenti informeremo anche altri organi competenti del fatto. Tra l'altro la riduzione dell'orario di lavoro degli ausiliari del traffico fa sì che si sia ridotto anche il lasso di tempo in cui gli stessi effettuano i controlli che ora va dalle 9 alle 12 e dalle 16.30 alle 20. Lasciando scoperti gli altri orari del servizio. Auspichiamo di essere a breve convocati per capire le ragioni di questo ricorso all'ammortizzatore sociale e illustrare la nostra posizione assolutamente contraria in merito», conclude Prasti.
«Riteniamo che ci sia un utilizzo strumentale dell'ammortizzatore sociale causale covid in quanto crediamo che sia assolutamente non dovuto visto l'utilizzo dei parcheggi a pagamento ad Andria. Vorremmo dunque capire le motivazioni di questa decisione presa tra l'altro in maniera unilaterale. In mancanza di chiarimenti informeremo anche altri organi competenti del fatto. Tra l'altro la riduzione dell'orario di lavoro degli ausiliari del traffico fa sì che si sia ridotto anche il lasso di tempo in cui gli stessi effettuano i controlli che ora va dalle 9 alle 12 e dalle 16.30 alle 20. Lasciando scoperti gli altri orari del servizio. Auspichiamo di essere a breve convocati per capire le ragioni di questo ricorso all'ammortizzatore sociale e illustrare la nostra posizione assolutamente contraria in merito», conclude Prasti.