Dipendenti comunali, niente saldo salario accessorio del 2013

La Cisl diffida il Comune: assemblea sindacale unitaria il 17 settembre

martedì 16 settembre 2014 9.46
A cura di Stefano Massaro
Per i circa 400 dipendenti del Comune di Andria ancora nessuna corresponsione da parte dell'ente del saldo del salario accessorio 2013. I sindacati sono sul piede di guerra e domani, mercoledì 17 settembre dalle 10 alle 12, è stata indetta un'assemblea sindacale unitaria di tutto il Personale che si svolgerà nella Sala Consiliare per discutere proprio della mancata erogazione del saldo ed eventuali azioni di lotta da intraprendere.

Ma la Cisl ha già annunciato, per bocca del suo rappresentante cittadino Guido Manco, che avvierà denuncia a S.E. il Prefetto, al Comitato dei garanti a Roma nonché adirà ad contenzioso verso il Giudice del Lavoro contro il Comune di Andria. Lo scorso 28 luglio, infatti, proprio la CISL aveva già inviato diffida al Comune di Andria che, ad oggi, «non ha concluso tutta la complicata procedura, nonostante le assicurazioni - dice proprio Guido Manco - abbiamo firmato il nuovo contratto ad Aprile 2014 quindi la valutazione per il 2013 non poteva che essere che sulle situazioni già esistenti. Così non è stato e, ad oggi, ancora tutto il personale sta attendendo la conclusione della procedura per le indennità accessorie facente capo al 2013».

Nella diffida, il sindacato, esprimeva le ragioni di uno stato di penalizzazione del personale dell'ente già emerse in una nuova riunione del 15 luglio. Ad oggi, infatti, risulta assegnato ai dipendenti solo il 40% del salario accessorio e di quanto dovuto. In particolare la Cisl scrisse al Comune di Andria che «sembra evidente che la fase attuativa del piano della misurazione e valutazione della performance debba essere troppo farraginoso e poco duttile all'organizzazione dell'Ente oppure bisogna pensare che volutamente si intenda portare per le lunghe la definizione della procedura per far addebitare alle OO.SS. responsabilità non sue ed indebolire, quindi, il grado di contrattazione delle stesse. Ci si augura che questo non sia in quanto si ricadrebbe in attività antisindacale art. 28 legge 300/70».