Dipendenti comunali: circa 30 funzionari e dirigenti ricevono il salario accessorio

Sale la protesta degli altri 400, Tedesco (CGIL): «Una disparità di trattamento inaccettabile»

mercoledì 9 aprile 2014 10.29
A cura di Stefano Massaro
Indennità, salari accessori e posizioni organizzative. Termini inerenti il mondo del lavoro ed in questo caso il lavoro pubblico. Si tratta dei circa 400 dipendenti del Comune di Andria che dopo una lunga trattativa con l'amministrazione comunale, hanno visto il rinnovo del proprio contratto collettivo decentrato ad inizio marzo ed attendono il pagamento proprio dell'adeguamento del contratto scaduto ad inizio 2013 e dei salari accessori di competenza dell'ente comunale (Articolo 18 marzo 2014). La promessa è stata quella che entro il mese di aprile tutti i dipendenti avrebbero ricevuto le spettanze, in media 80 euro al mese in più in busta paga: «E poi si scopre che non avremo questi soldi ad aprile e non sappiamo assolutamente quando - dice Michele Tedesco, sindacalista della Funzione Pubblica della CGIL - ma la cosa più assurda l'attribuzione di una molteplicità di incarichi di posizioni organizzative ed il pagamento delle spettanze arretrate sia del 2013 che di inizio 2014 per dirigenti e funzionari».

Infatti, a fronte di 400 dipendenti in attesa, vi sono una trentina, tra dirigenti e funzionari, che hanno già ricevuto gli arretrati dello scorso anno e che cominciano a ricevere quelle del 2014 con l'incremento di posizioni organizzative: «E' necessario chiedersi senza mezzi termini come sono assegnate queste risorse e queste posizioni organizzative visto che il fondo di efficienza servizi per l'anno 2014 non è stato ancora costituito e né, tanto meno, è stata effettuata la ripartizione per i vari istituti - ricorda ancora Michele Tedesco - Al massimo sarebbe stato utilizzabile solo un dodicesimo del già costituito fondo 2013. Ancora una volta, la discriminazione posta in atto tra funzionari e dirigenti ed il restante personale, con evidente comportamento antisindacale, visto che nei confronti di tutto il personale ci si era inizialmente impegnati al pagamento del salario accessorio entro il mese di luglio 2013, termine poi procrastinato a settembre 2013, poi a dicembre 2013, poi ad inizio 2014, ed infine ad aprile 2014, per poi verificare la vergogna delle vergogne. Tutto è fermo perché la responsabile capo del nucleo di valutazione è fuori sede, e gli incaricati della Provincia, nominati a sostegno, hanno ultimato il loro incarico al Comune, rinviando il tutto».

Rabbia che sale soprattutto per la disparità di trattamento: «Il comma 2° bis dell'articolo 9 della legge 122/2010, infatti, prevede che - prosegue Tedesco - "A decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013 (termine poi prorogato n.d.s.), l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazione di cui all'art. 1, comma 2 del D. Lgs. n. 165/01, non può superare il corrispondente importo dell'anno 2010 ed è comunque automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio". Noi non ci arrendiamo a questo andazzo ed oltre a gridare vergogna - conclude Tedesco - abbiamo interessato il nostro ufficio legale per gli opportuni provvedimenti, onde tutelare i dipendenti e la stessa dignità sindacale».