"Dio cammina con il suo popolo": 110ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Venerdì 27 settembre 2024 alle ore 19:00 presso la parrocchia “SS Sacramento”, una Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons. Luigi Mansi

giovedì 26 settembre 2024 12.32
Il Messaggio di Papa Francesco ha come titolo, per la 110ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato: "Dio cammina con il suo popolo". Nel testo il Papa propone un'analogia fra l'esodo biblico e quello dei migranti oggi. "Come il popolo d'Israele al tempo di Mosè, i migranti spesso fuggono da situazioni di oppressione e sopruso, di insicurezza e discriminazione, di mancanza di prospettive di sviluppo. Come gli ebrei nel deserto, i migranti trovano molti ostacoli nel loro cammino: sono provati dalla sete e dalla fame; sono sfiniti dalle fatiche e dalle malattie; sono tentati dalla disperazione".
"Molti migranti fanno esperienza del Dio compagno di viaggio, guida e ancora di salvezza. A Lui si affidano prima di partire e a Lui ricorrono nelle situazioni di bisogno. Grazie a Lui, ci sono buoni samaritani lungo la via. A Lui, nella preghiera, confidano le loro speranze.
L'incontro col il migrante -dice il Papa- è anche incontro con Cristo. Dobbiamo oggi tener presente il Vangelo di Matteo al Capitolo 25, "Ero straniero e mi avete accolto" e "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Nella catechesi tenuta all'udienza generale di mercoledì 28 agosto 2024 e ripresa da molti media, il Pontefice è tornato a parlare del mare nostrum e ha lamentato "c'è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave". Perciò, "il mare nostrum, luogo di comunicazione fra popoli e civiltà, è diventato un cimitero. E la tragedia è che molti, la maggior parte di questi morti, potevano essere salvati. Non dimentichiamo ciò che dice la Bibbia, il monito. non molesterai il forestiero né lo opprimerai". L'orfano, la vedova e lo straniero sono i poveri per eccellenza che Dio sempre difende e chiede di difendere.
Il nostro Vescovo nella lettera pastorale e programma pastorale per l'anno 2024/2025: "Camminiamo insieme. Lieti nella speranza" tra i diversi segni e gesti di speranza pone l'attenzione della nostra Chiesa a favore dei migranti: "Un segno di speranza che noi viviamo nel nostro territorio è l'insieme delle tante attività che si svolgono a favore dei migranti. Certo, ci sono ancora pregiudizi e chiusure, alcuni eventi tristi della cronaca recente, sparati con insistenza dalla cronaca, hanno messo in evidenza quanto la nostra società, che in certe circostanze ama dichiararsi cristiana, di fatto poi manifesta sacche di indifferenza… E, invece, grazie a Dio, qua e là le iniziative e i percorsi di accoglienza ci sono e sono di grande rilievo, magari senza chiasso e senza rumore, operando un mondo di bene a favore dei nostri fratelli migranti. La fondazione Migrantes (della nostra diocesi di Andria) non ha mai smesso di operare con dedizione e, direi, professionalità, per creare percorsi di aiuto e integrazione".
Migrare dovrebbe essere sempre una scelta libera, ma di fatto in moltissimi casi, anche oggi, non lo è. Conflitti, disastri naturali, o più semplicemente l'impossibilità di vivere una vita degna e prospera nella propria terra di origine costringono milioni di persone a partire.
"Ci sono tanti modi di dare il proprio contributo – dice il Papa - primo fra tutti la preghiera": venerdì 27 settembre 2024 presso la parrocchia "SS Sacramento" alle ore 19:00 sarà celebrata la S. Messa presieduta dal Vescovo Mons. Luigi Mansi. Tutti siamo invitati a partecipare e a pregare per i migranti e per le popolazioni costrette ad abbandonare la propria terra.