Dimensionamento scolastico: tre ipotesi in campo dopo il vertice

Autorità istituzionali, Dirigenti Scolastici, Sindacati e genitori: l'ultima parola al Comune. Delibera regionale invariata o riduzione e rimodulazione delle autonomie scolastiche

martedì 5 febbraio 2013 8.39
A cura di Stefano Massaro
Tre le ipotesi in campo da poter proporre all'Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione, Alba Sasso, in merito al dimensionamento scolastico della Città di Andria per l'anno 2013/2014. La delibera regionale, infatti, ha lasciato tutti scontenti e le forti reazioni hanno caratterizzato il post delibera in città. Mondo della Scuola, amministrazione e sindacati si sono ritrovati ieri in tarda mattinata per una riunione fiume di oltre tre ore alla ricerca delle soluzioni da poter proporre in alternativa a quanto stabilito dalla Regione, in modo differente da quanto proposto dalla Città. L'importanza del momento è stata certificata dalla presenza del Sindaco Giorgino, del Presidente del Consiglio Comunale Marmo, oltre all'Assessore alla Pubblica Istruzione Nespoli, alle sigle sindacali (UIL, CGIL e SNALS), ai dirigenti scolastici ed alle associazioni dei genitori nonchè i rappresentanti del Comitato Consigli di Circolo degli istituti andriesi.

E' d'obbligo una rapida cronistoria: la proposta iniziale unitaria della Città di Andria chiedeva in città, in continuità con quanto già fatto quest'anno, l'ampliamento degli istituti comprensivi (cioè istituti unici che vanno dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Media con continuità didattica ed organizzativa), che sarebbero diventati ben 7. Unica scuola sdoppiata quella di San Valentino con Scuola Elementare e Scuola Media divise per cercare di migliorare ancor di più l'impatto gestionale sul territorio. Nel complesso 9 autonomie scolastiche con altrettanti dirigenti scolastici. La proposta non è stata accolta dalla Regione Puglia che ha scelto di modificare profondamente questa decisione (http://www.andriaviva.it/magazine/notizie/dimensionamento-scolastico-cambia-la-mappa-andriese/): solo quattro gli istituti comprensivi e ben altre otto autonomie scolastiche compreso il Centro per l'Istruzione degli Adulti nella Scuola Mons. Di Donna. L'aumento dei dirigenti scolastici, a scapito di una più lungimirante visione della scuola territoriale, per la necessità della Regione di dover posizionare i 706 Presidi consegnati alla Puglia dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Tuttavia, nodo del contendere oltre ai numeri ed alla gestione scolastica, è quello dello scorporo dell'Istituto Comprensivo «Vaccina - Cotugno». La scuola unica conta quasi 1.800 alunni, troppi per la Regione che ha diviso i due plessi rendendoli nuovamente autonomi. Ma la «Vaccina» ha problemi strutturali e lo scorporo in futuro potrà inevitabilmente ricreare difficoltà gestionali. La sintesi delle posizioni è stata quella di tre proposte sul tavolo di cui una l'Amministrazione dovrà scegliere di portare all'attenzione dell'Assessore Alba Sasso: la prima, molto gettonata da tanti dirigenti scolastici e dai sindacati, dopo le polemiche dei giorni scorsi, è quella di lasciare tutto così come è accogliendo la delibera regionale stessa. Ma questa soluzione non piace all'amministrazione che ha lanciato le sue due idee: la prima è quella di riproporre l'accorpamento dell'Istituto Comprensivo «Vaccina - Cotugno» scorporando, tuttavia, la Scuola dell'Infanzia della Trinità con i suoi 138 alunni per accorparla all'8° circolo «Rosmini». In questo modo il numero degli alunni diminuirebbe assieme al numero dei dirigenti scolastici che da dodici passerebbero ad undici. La seconda ipotesi, più complessa, verte sulla divisione della scuola elementare Cotugno di via Trani: i due plessi, infatti, Della Vittoria e Maraldo potrebbero esser divisi ed accorpati a due istituti comprensivi come «Della Vittoria - Dante Alighieri» con la scuola dell'infanzia di Via Catullo e l'altro «Vaccina - Maraldo» con la scuola materna proprio presente all'interno della Maraldo stessa.

Via meno perseguibile e sulla quale nessuno dei presenti si è espresso. Molto probabile che l'amministrazione punti sulla prima ipotesi immaginata ed illustrata proprio dal Sindaco Giorgino che è anche stato incalzato da Nino Marmo sulla necessità di porre le basi affinchè tutti gli istituti divengano comprensivi in città vista la divisione perfetta sul territorio delle otto scuole medie e visti i numeri presenti in città.