Differenziata e Tasi, Grumo: «Di Lorenzo e PD fanno confusione»

La replica del capogruppo andriese di Forza Italia in consiglio comunale

martedì 7 aprile 2015 15.30
«A fronte della chiarezza dei numeri, l'ex assessore Di Lorenzo ed il PD di Andria cercano, ancora una volta, di fare confusione, scrivendo una serie di inesattezze nella speranza di mettere in cattive luce l'Amministrazione Giorgino, ma evidenziando, esclusivamente, di aver capito ben poco in realtà di quanto detto dal Sindaco nella cosiddetta operazione verità sui costi della raccolta differenziata». Sono le parole di Gianluca Grumo, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, a rispondere alle esternazioni di Partito Democratico e Libertà è Partecipazione che, nei giorni scorsi, sono tornati a parlar di tassazione e raccolta differenziata dopo la cosiddetta "Operazione Verità" svolta dal Sindaco Nicola Giorgino.

«Cominciamo col dire che paragonare la tassazione col regime Tarsu di cinque anni fa rispetto alla Tari odierna è a dir poco ridicolo e fuorviante - dice Grumo - In questi anni sono cambiati parametri e coefficienti di pagamento in tutte le città italiane con un salasso fiscale che ha riguardato, purtroppo, tutti i contribuenti per via delle sciagurate politiche dei governi Monti, Letta e Renzi a guida, proprio, del PD. Per fare un ulteriore esempio, prima non vi era l'obbligo di legge della copertura totale del 100% del servizio e nonostante questo la Corte dei Conti aveva censurato l'agire della precedente amministrazione che non aveva per nulla adeguato negli anni la percentuale di copertura della vecchia Tarsu. Quello che noi diciamo, numeri alla mano, è che oggi il nostro costo medio per abitante del servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ad Andria di 144 euro, risulta tra i più bassi in Puglia ed in Italia, anche se paragonato con altre grandi città italiane dove vige il sistema porta a porta. Inoltre, attualmente, il rifiuto indifferenziato prima di andare in discarica va biostabilizzato, con un costo maggiore per la collettività. Ci meraviglia che Di Lorenzo, da sempre attento alle novità relative alle politiche ambientali, non conosca l'argomento. Ed è un dato di fatto incontrovertibile il miglioramento delle condizioni ambientali e del decoro urbano qui ad Andria rispetto ad altre realtà dove il servizio costa, invece, molto di più ai cittadini. Incredibile poi come Di Lorenzo ed il PD abbiano il coraggio di portare Bari ad esempio, una città dove i baresi nei giorni festivi di Pasqua sono stati persino obbligati a non conferire i rifiuti indifferenziati nei bidoni per la disastrosa situazione ambientale presente».

Paragoni a parte, nell'analisi di Grumo vi è spazio anche per la Sangalli e per la Tasi in risposta alle stesse affermazioni di Di Lorenzo: «Altra falsità è quella relativa alle presunte dichiarazioni del Sindaco riguardo i mancati utili dell'azienda che gestisce il servizio ad Andria - dice ancora Grumo - Non sono affermazioni di Giorgino bensì annotazioni della Guardia di Finanza in merito all'indagine espletata dalla Procura di Monza che ha verificato il rapporto dei costi del servizio tra le città di Andria e Monza negli anni 2012 e 2013. Ultima, ma non meno grave inesattezza, quella detta sulla Tasi. Ad Andria, carte alla mano, l'aliquota è al minimo e cioè all'uno per mille. Bari e Barletta, due città guidate dal PD ed anche in questo caso portate clamorosamente ad esempio virtuoso da Di Lorenzo, hanno optato per le aliquote massime del 3,3 per mille. I dati sono inconfutabili, insomma - conclude Grumo - Le sinistre alchimie politiche di chi quando governava non ha prodotto miglioramenti nella vita dei cittadini andriesi ed oggi si erge a maestrino sono destinate a fallire di fronte alla chiarezza dei numeri».