Di Bari (M5S): "Tamponi sì, tamponi no, che confusione la gestione Emiliano"

La consigliera pentastellata critica le ultime ondivaghe decisioni prese in tena di misure anti contagio da coronavirus

venerdì 24 aprile 2020
A proposito dei tamponi, si faranno o no? Sulle ultime vicende legate ai controlli sanitari anti coronavirus intraprese dalla Regione Puglia, si sofferma la consigliera regionale pentastellata, Grazia Di Bari in un suo post su fb.

"Si parla tanto di controlli. Sicuramente i tamponi hanno avuto un ruolo fondamentale per individuare i focolai, per rintracciare i positivi e per isolare preventivamente possibili cause di contagio. Purtroppo questo nemico invisibile è un osso duro. Lo abbiamo visto nelle residenze per anziani: quando è venuta meno un po' di tempestività nei controlli questo nemico inaspettato ci ha colpito duramente, con centinaia di decessi e ancor più contagi, fra ospiti e personale sanitario.

Pochi giorni fa la Regione ha recapitato una circolare con cui diffida le ASL di Bari e BAT ad eseguire "dei test fuori degli schemi di prescrizione appropriata", perché questo "pone dunque un serio problema di sicurezza per la salute pubblica nella gestione della epidemia Covid-19 in quanto distrae preziose risorse diagnostiche al sistema di sorveglianza epidemiologica regionale".

Nonostante ciò, l'assessore alla salute regionale (il presidente Emiliano) con toni sgangherati esultava su Facebook: "abbiamo creato la rete dei laboratori di analisi su tutto il territorio regionale e stiamo continuando a rafforzarla per eseguire i tamponi, che sono l'unico mezzo di diagnosi coronavirus." E ancora: "la rete è pubblica, ma i laboratori privati possono manifestare la disponibilità ad entrare. Al momento sono attivi 13 laboratori e ne stiamo implementando altri: grazie a questa rete potremo arrivare a una capacità di effettuare 5000 tamponi al giorno. Avere una forte rete di analisi sarà molto utile per affrontare i mesi che verranno".

Allora, vediamo di capirci: faremo più tamponi o no?
Dobbiamo ascoltare chi scrive le circolari o il presidente Emiliano?
Perché se non dobbiamo ascoltare i medici e ascoltare il Presidente, io vorrei chiedere all'ex magistrato Emiliano se fanno bene i suoi vecchi colleghi togati ad indagare su quanto accaduto nelle RSA e se farebbero bene a chiedere alle autorità sanitarie territoriale quali e quanti tamponi hanno effettuato in queste strutture e perché. E in quali laboratori.
Perché ai cittadini farebbe piacere sapere quali e quante risorse diagnostiche sono state messe a disposizione dei propri cari nelle RSA. O quantomeno vorranno sapere quali e quante risorse il Presidente intende mettere in campo per quei controlli che sono mancati".