Edilizia scolastica (M5S): "Gravi carenze alla scuola Colasanto"
100 mila gli euro spesi ogni mese per la succursale in decadimento di via Barletta
venerdì 28 aprile 2017
20.30
Il Movimento 5 Stelle torna a parlare di edilizia scolastica, puntando i riflettori sull'istituto di Istruzione Secondaria Superiore "G. Colasanto".
A margine di una polemica tra alcuni esponenti di Forza Italia ed i rappresentanti dei pentastellati andriesi in merito ad una visita effettuata da questi ultimi presso la scuola media superiore cittadina, sono state fatte emergere dai consiglieri del M5S alcune gravi carenze che attanagliano questo edificio, attualmente in fitto e per il quale la provincia Bat versa un canone di locazione di 100 mila euro di locazione.
Tralasciando la polemica relativa all'accesso effettuato in questa scuola, i rappresentanti pentastellati sottolineano come "Il dirigente ci ha spiegato che sta provando a sistemare tutte le classi nella sede centrale (situata in via Paganini, ovvero in altra zona della città n.d.r.) in vista del nuovo anno scolastico, per armonizzare la didattica e liberare la succursale di Via Barletta, dove la Provincia Bat (occorre ricordarlo) continua a pagare circa 100 mila euro al mese di locazione. Queste risorse eventualmente risparmiate potrebbero alleviare le sofferenze strutturali della sede centrale e di altri edifici scolastici. Questa è almeno la nostra speranza".
E sempre i consiglieri pentastellati, in particolar modo la consigliera regionale avv. Grazia Di Bari e l'omologo comunale dr. Pietro Di Pilato, fanno altresì emergere che "La zona esterna di accesso per gli alunni è transennata per pericolo di caduta di calcinacci. La palestra al piano interrato ha l'accesso sprangato perché è inagibile. Vi sono rifiuti depositati nella zona esterna del retro dell'edificio. Ancora più istruttivo è stato scoprire che tutta la prima parte dell'edificio scolastico di Via Barletta (l'ex Liceo Scientifico) è in completo stato di abbandono".
Pertanto, i consiglieri del Movimento 5 Stelle si chiedono: "Se le risorse ci sono perché non si sistema la sede centrale in modo tale da poter riunire, come chiede il dirigente scolastico, tutti gli studenti nella sede di via Paganini? Così facendo, si potrebbe avviare una parziale dismissione della sede di Via Barletta che costa 100 mila euro al mese di locazione o, eventualmente, utilizzare quegli spazi per evitare di andare a stipulare ulteriori locazioni per altri uffici a questo punto immotivate.
Ma le dolenti note fatte emergere dai rappresentanti pentastellati non finiscono qui. Pare infatti che il Centro per l'impiego di Andria, sito in via Spontini (una traversa di via Puccini), sia rimasto al buio in questi giorni a causa di una drastica riduzione dell'erogazione dell'energia elettrica per non meglio precisati motivi.
Naturalmente attendiamo dal Centro per l'impiego di Andria, che purtroppo non è stato possibile raggiungere telefonicamente, il motivo di questa situazione venutasi a creare.
A margine di una polemica tra alcuni esponenti di Forza Italia ed i rappresentanti dei pentastellati andriesi in merito ad una visita effettuata da questi ultimi presso la scuola media superiore cittadina, sono state fatte emergere dai consiglieri del M5S alcune gravi carenze che attanagliano questo edificio, attualmente in fitto e per il quale la provincia Bat versa un canone di locazione di 100 mila euro di locazione.
Tralasciando la polemica relativa all'accesso effettuato in questa scuola, i rappresentanti pentastellati sottolineano come "Il dirigente ci ha spiegato che sta provando a sistemare tutte le classi nella sede centrale (situata in via Paganini, ovvero in altra zona della città n.d.r.) in vista del nuovo anno scolastico, per armonizzare la didattica e liberare la succursale di Via Barletta, dove la Provincia Bat (occorre ricordarlo) continua a pagare circa 100 mila euro al mese di locazione. Queste risorse eventualmente risparmiate potrebbero alleviare le sofferenze strutturali della sede centrale e di altri edifici scolastici. Questa è almeno la nostra speranza".
E sempre i consiglieri pentastellati, in particolar modo la consigliera regionale avv. Grazia Di Bari e l'omologo comunale dr. Pietro Di Pilato, fanno altresì emergere che "La zona esterna di accesso per gli alunni è transennata per pericolo di caduta di calcinacci. La palestra al piano interrato ha l'accesso sprangato perché è inagibile. Vi sono rifiuti depositati nella zona esterna del retro dell'edificio. Ancora più istruttivo è stato scoprire che tutta la prima parte dell'edificio scolastico di Via Barletta (l'ex Liceo Scientifico) è in completo stato di abbandono".
Pertanto, i consiglieri del Movimento 5 Stelle si chiedono: "Se le risorse ci sono perché non si sistema la sede centrale in modo tale da poter riunire, come chiede il dirigente scolastico, tutti gli studenti nella sede di via Paganini? Così facendo, si potrebbe avviare una parziale dismissione della sede di Via Barletta che costa 100 mila euro al mese di locazione o, eventualmente, utilizzare quegli spazi per evitare di andare a stipulare ulteriori locazioni per altri uffici a questo punto immotivate.
Ma le dolenti note fatte emergere dai rappresentanti pentastellati non finiscono qui. Pare infatti che il Centro per l'impiego di Andria, sito in via Spontini (una traversa di via Puccini), sia rimasto al buio in questi giorni a causa di una drastica riduzione dell'erogazione dell'energia elettrica per non meglio precisati motivi.
Naturalmente attendiamo dal Centro per l'impiego di Andria, che purtroppo non è stato possibile raggiungere telefonicamente, il motivo di questa situazione venutasi a creare.