Depuratore di Andria, On. D'Ambrosio: «Non vedo attenzione sul problema»
Il deputato del Movimento 5 Stelle chiede all'amministrazione comunale di attivarsi
martedì 20 ottobre 2015
11.44
«A Imola, in occasione di Italia 5 Stelle, si è parlato anche di acqua pubblica, di riutilizzo delle acque reflue, di controlli sulla salubrità delle acque. Per quanto concerne il depuratore comunale di Andria, segnalo che l'impianto, per lungo tempo sottoposto a sequestro, pur se con facoltà d'uso, risulta avere problematiche ancora irrisolte dal punto di vista della qualità del refluo depurato che viene immesso nel canale Ciappetta - Camaggio e poi finisce sulla costa di Barletta, in località Ariscianne». Torna sul problema depuratore andriese l'On. Giuseppe D'Ambrosio del Movimento 5 Stelle di Andria e lo fa chiedendo immediati interventi all'ente comunale.
«A guardare i risultati delle analisi dell'ARPA Puglia - dice ancora D'Ambrosio - sia nel 2014 sia nel 2015, si vedonoperiodici superamenti dei limiti tabellari soprattutto dei parametri chimici, quindi solidi sospesi, BOD5, COD, cloruri, fosforo, tensioattivi, azoto e via discorrendo. Sarebbe dunque importante comprendere a che punto sono le procedure per appaltare i necessari lavori di ampliamento e potenziamento dell'impianto di depurazione di Andria, di competenza dell'AQP, senza però dimenticare che la proprietà dell'impianto è del Comune di Andria, ed è quindil'amministrazione comunale che dovrebbe in primis preoccuparsi di seguire l'evoluzione di tale problematica».
Poi il monito: «Non vedo la necessaria attenzione - conclude D'Ambrosio - Noi abbiamo dimostrato in Consiglio Regionale, grazie anche al lavoro della nostra consigliera regionale andriese Grazia Di Bari, che sul tema siamo attenti e stiamo lavorando. Qui ad Andria invece non si hanno notizie nemmeno dell'impianto di affinamento delle acque per l'utilizzo in agricoltura, realizzato nei pressi del depuratore ed ancora inutilizzato, mentre pare vi sia un procedimento, nella stessa zona, relativo alla realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti liquidi da parte di un privato, al riguardo del quale sarebbe interessante comprendere la posizione ufficiale del Sindaco, della sua amministrazione tecnico-politica (usare un aggettivo ibrido è d'obbligo, vista la recente assegnazione di una delega ad un consigliere comunale di maggioranza) e della sua maggioranza politica».
«A guardare i risultati delle analisi dell'ARPA Puglia - dice ancora D'Ambrosio - sia nel 2014 sia nel 2015, si vedonoperiodici superamenti dei limiti tabellari soprattutto dei parametri chimici, quindi solidi sospesi, BOD5, COD, cloruri, fosforo, tensioattivi, azoto e via discorrendo. Sarebbe dunque importante comprendere a che punto sono le procedure per appaltare i necessari lavori di ampliamento e potenziamento dell'impianto di depurazione di Andria, di competenza dell'AQP, senza però dimenticare che la proprietà dell'impianto è del Comune di Andria, ed è quindil'amministrazione comunale che dovrebbe in primis preoccuparsi di seguire l'evoluzione di tale problematica».
Poi il monito: «Non vedo la necessaria attenzione - conclude D'Ambrosio - Noi abbiamo dimostrato in Consiglio Regionale, grazie anche al lavoro della nostra consigliera regionale andriese Grazia Di Bari, che sul tema siamo attenti e stiamo lavorando. Qui ad Andria invece non si hanno notizie nemmeno dell'impianto di affinamento delle acque per l'utilizzo in agricoltura, realizzato nei pressi del depuratore ed ancora inutilizzato, mentre pare vi sia un procedimento, nella stessa zona, relativo alla realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti liquidi da parte di un privato, al riguardo del quale sarebbe interessante comprendere la posizione ufficiale del Sindaco, della sua amministrazione tecnico-politica (usare un aggettivo ibrido è d'obbligo, vista la recente assegnazione di una delega ad un consigliere comunale di maggioranza) e della sua maggioranza politica».