Defibrillatori negli impianti sportivi, l’obbligo per le società slitta di sei mesi
La data prevista dal Decreto Balduzzi era il 20 gennaio. Richieste alcune modifiche
sabato 23 gennaio 2016
9.02
Differita di sei mesi l'attuazione del decreto Balduzzi, contenente l'obbligo per le società sportive dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori. Entrato in vigore nel luglio 2013, il decreto obbligava entro 30 mesi all'acquisto dei dispositivi salvavita e alla formazione per il loro utilizzo. Senza questo slittamento semestrale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 gennaio, il termine ultimo sarebbe scaduto il 20 gennaio.
«Una proroga necessaria per risolvere alcune lacune - dicono dal Coni Puglia - in particolare legate a su chi gravi l'obbligo di acquistare e gestire gli apparecchi salva-vita. Da più parti, nel mondo sportivo, si avanzano, infatti, istanze affinchè debbano essere i proprietari o i gestori delle strutture ad acquistare, installare e monitorare i defibrillatori all'interno delle aree sportive, e non le varie società che utilizzano gli spazi: in modo da garantire 24 ore al giorno la presenza di un defibrillatore nella struttura anche in momenti diversi dalle competizioni e dagli allenamenti».
Lo slittamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 gennaio, darà tempo per redimere la questione. Anche per partire il prima possibile, anche in Puglia, con i conseguenti corsi di formazione per gli operatori.
«Una proroga necessaria per risolvere alcune lacune - dicono dal Coni Puglia - in particolare legate a su chi gravi l'obbligo di acquistare e gestire gli apparecchi salva-vita. Da più parti, nel mondo sportivo, si avanzano, infatti, istanze affinchè debbano essere i proprietari o i gestori delle strutture ad acquistare, installare e monitorare i defibrillatori all'interno delle aree sportive, e non le varie società che utilizzano gli spazi: in modo da garantire 24 ore al giorno la presenza di un defibrillatore nella struttura anche in momenti diversi dalle competizioni e dagli allenamenti».
Lo slittamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 gennaio, darà tempo per redimere la questione. Anche per partire il prima possibile, anche in Puglia, con i conseguenti corsi di formazione per gli operatori.