Decreto ristori bis, approvato. Ecco gli aiuti per aziende e lavoratori colpiti dalle restrizioni
Ci sono anche misure specifiche per il Terzo settore. Fondo da 410 milioni alle nuove zone arancioni-rosse
lunedì 9 novembre 2020
16.04
Approvato il secondo decreto Ristori per aziende, lavoratori autonomi e dipendenti danneggiati dalle restrizioni dall'ultimo DPCM. Si tratta di aiuti e ristori da destinare soprattutto alle imprese della zona rossa e arancione costrette alla chiusura totale (o quasi) dell'attività.
Tutte le misure in arrivo, per un totale di 2,5 miliardi di euro, si aggiungono ai 5 miliardi del precedente dl Ristori in vigore dal 29 ottobre.
Tutte le misure in arrivo, per un totale di 2,5 miliardi di euro, si aggiungono ai 5 miliardi del precedente dl Ristori in vigore dal 29 ottobre.
- Sospensione dei contributi previdenziali per le aziende danneggiate, l'estensione dei beneficiari dei contributi a fondo perduto, il credito d'imposta per gli affitti commerciali e il sostegno ai settori in crisi: soprattutto ristorazione, musei, cinema, teatri, centri commerciali e settore turistico. Sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro delle attività danneggiate dall'ultimo DPCM. Le attività site nella zona gialla possono beneficiare della sospensione dei versamenti per il mese di novembre, quelle nelle regioni zona arancione e rossa anche per mese di dicembre. I versamenti sospesi dovranno essere versati entro il 16 marzo 2021 ed è possibile il pagamento a rate. Il nuovo decreto conferma la sospensione dei contributi INPS per imprese e lavoratori che ne hanno beneficiato nel primo dl Ristori. La differenza è che stavolta il beneficio è modulato a seconda del territorio di riferimento.
- Contributi a fondo perduto, da calcolare sulla base di quanto riconosciuto dal decreto Ristori di ottobre. Gelaterie, pizzerie al taglio, piadinerie, pasticcerie e bar senza cucina (categorie escluse dal precedente provvedimento) site nella zona rossa o arancione potranno beneficiare dell'incremento del 50% sui contributi a fondo perduto. Si conferma l'ampliamento della platea di beneficiari del fondo perduto con l'estensione dei codici ATECO: potranno richiederli anche le attività economiche che hanno sede nei centri commerciali, le industrie alimentari, i negozi di abbigliamento, gli ambulanti, i centri estetici e le altre attività di servizi alla persona e agli animali.
- Rinviato acconto IRPEF, IRES e IRAP. Per i soggetti ISA delle regioni zona rossa entra in vigore la proroga del secondo acconto di IRPEF, IRES e IRAP fino al 30 aprile 2021. La misura non dipende dalla prova della riduzione del fatturato.
- Cancellata seconda rata dell'IMU. Per le imprese e attività beneficiare dei contributi a fondo perduto il Ristori bis cancella la seconda rata dell'IMU ma ad una condizione: i proprietari degli immobili ad uso commerciale devono essere anche gestori delle attività. La cancellazione vale soltanto per le imprese che operano nelle regioni della zona arancione e rossa.
- Aiuti per la filiera agricola, pesca e acquacoltura. Decontribuzione per la filiera agricola, pesca e acquacoltura viene estesa a tutto il mese di dicembre. Tale misura è stata introdotta in prima istanza dal precedente decreto che per sollevare il settore ha stanziato 100 milioni di euro per il 2020.
- Congedo e bonus baby sitter. Si prevedono anche una serie di aiuti economici per la gestione dei figli a causa della sospensione della didattica in presenza, che nella zona rossa è limitata ai ragazzi fino alla seconda media. In queste regioni si potrà richiedere il bonus baby-sitter fino a 1000 euro se i genitori non possono usufruire dello smart working. Per quanto riguarda il congedo straordinario per lavoratori dipendenti questo è retribuito nella misura del 50%. Possono beneficiare delle agevolazioni anche le famiglie con disabili a carico (senza limiti di età), in caso di chiusura di scuole e centri diurni.
- Terzo settore. Misure specifiche per il terzo settore, ovvero organizzazioni senza fine di lucro di volontariato, promozione sociale e di utilità sociale, che sono esclusi dall'elenco dei beneficiari del contributi a fondo perduto, avranno la posibilità di accedere ad un "fondo straordinario" appositamente dedicato a loro.