Debiti ARO del Comune di Andria: indaga la Corte dei conti
L'ex consigliera pentastellata Doriana Faraone, in un post ricostruisce la delicata vicenda
sabato 16 maggio 2020
12.43
E' di queste ore l'ufficializzazione della notizia che su alcune vicende relative ai rapporti economici tra Comune di Andria ed ARO 2 Rifiuti, Ente di cui nei giorni scorsi la gestione commissariale del Comune federiciano ha deliberato la sua uscita, starebbe indagando la sezione regionale della Corte dei Conti.
La vicenda viene portata alla luce ed in qualche modo ricostruita, attraverso un post dell'ex consigliera comunale Doriana Faraone del M5S.
«In questi giorni è venuta a galla (finalmente), la questione debiti che L' ARO, vanta nei confronti del Comune di Andria, ed ecco che all'improvviso qualche (ex) componente dell'allegra maggioranza di centrodestra guidata da Nicola Giorgino, nonché candidata alla carica di Sindaco per la città di Andria, oggi magicamente si sveglia e si scandalizza per la grave situazione debitoria e gestionale del Comune di Andria nei confronti dell'ARO.
Facciamo chiarezza: Che cos'è l'ARO?
ARO è un consorzio di cui facevano parte il Comune di Andria, Canosa di Puglia, Spinazzola e Minervino Murge, e si occupava della gestione dei rifiuti.
Chi erano i componenti dell'ARO?
Facevano parte dell'Aro i sindaci dei quattro comuni, più i vari componenti di maggioranza e opposizione(eletti dai vari consigli comunali) delle quattro città, ed io personalmente ho ricoperto la carica di componente del consorzio, come consigliere eletto di opposizione.
In questi anni ho partecipato ai consigli dell'ARO, e ad ogni sua conclusione, tornavo a casa arrabbiata, perché non ho mai avuto risposte esaustive ne dal presidente ( l'ex sindaco di Andria), e ne tantomeno dai dirigenti.
La situazione debitoria poco chiara era evidente già dai primi consigli. Ad ogni bilancio, personalmente non ho mai partecipato al voto, in quanto non mi venivano date risposte precise. Del resto chi doveva vigilare sul sindaco di Andria Giorgino era il Presidente dell'Aro Giorgino quindi...
Nonostante ciò, ho ripetutamente mandato dell'email PEC, ai dirigenti dell'ARO, chiedendo già nel 2017, chiarimenti sia sulla situazione debitoria del nostro comune, ma anche come L'ARO intendesse recuperare tali somme. La risposta: nessuna.
La cosa tragica è che il tutto si trascina ancora ai giorni nostri, dopo che pare siano emersi oltre ai debiti "conosciuti" anche debiti "sconosciuti" al comune di Andria. Cioè uno che spende e non sa di aver speso. Sembra la trama di un thriller.
Quindi condivido questo entusiasmo con la candida a sindaco della nostra Città, per il fatto che la magistratura abbia deciso di indagare sulla questione ARO, ma vorrei ricordarle che tutto è partito dalle denunce alla Magistratura del nostro gruppo politico con il nostro capogruppo Michele Coratella, a partire dagli anni in cui lei ricopriva la carica di Presidente del consiglio comunale percependo per questa carica uno stipendio.
Una domanda mi sorge spontanea, come mai l'attuale candidata a sindaco non si è mai accorta di tutto questo nonostante facesse parte della maggioranza?
A pensar male degli altri si fa peccato, ma talvolta ci si indovina !
La nostra richiesta è quella di fare subito chiarezza su tutta la questione, senza lasciare zone d'ombra e responsabilità impunite, e passare tramite una nuova gara ad un servizio che chiuda definitivamente questa triste stagione di tangenti e arresti sui rifiuti del Comune di Andria», conclude il suo post la dottoressa Doriana Faraone.
La vicenda viene portata alla luce ed in qualche modo ricostruita, attraverso un post dell'ex consigliera comunale Doriana Faraone del M5S.
«In questi giorni è venuta a galla (finalmente), la questione debiti che L' ARO, vanta nei confronti del Comune di Andria, ed ecco che all'improvviso qualche (ex) componente dell'allegra maggioranza di centrodestra guidata da Nicola Giorgino, nonché candidata alla carica di Sindaco per la città di Andria, oggi magicamente si sveglia e si scandalizza per la grave situazione debitoria e gestionale del Comune di Andria nei confronti dell'ARO.
Facciamo chiarezza: Che cos'è l'ARO?
ARO è un consorzio di cui facevano parte il Comune di Andria, Canosa di Puglia, Spinazzola e Minervino Murge, e si occupava della gestione dei rifiuti.
Chi erano i componenti dell'ARO?
Facevano parte dell'Aro i sindaci dei quattro comuni, più i vari componenti di maggioranza e opposizione(eletti dai vari consigli comunali) delle quattro città, ed io personalmente ho ricoperto la carica di componente del consorzio, come consigliere eletto di opposizione.
In questi anni ho partecipato ai consigli dell'ARO, e ad ogni sua conclusione, tornavo a casa arrabbiata, perché non ho mai avuto risposte esaustive ne dal presidente ( l'ex sindaco di Andria), e ne tantomeno dai dirigenti.
La situazione debitoria poco chiara era evidente già dai primi consigli. Ad ogni bilancio, personalmente non ho mai partecipato al voto, in quanto non mi venivano date risposte precise. Del resto chi doveva vigilare sul sindaco di Andria Giorgino era il Presidente dell'Aro Giorgino quindi...
Nonostante ciò, ho ripetutamente mandato dell'email PEC, ai dirigenti dell'ARO, chiedendo già nel 2017, chiarimenti sia sulla situazione debitoria del nostro comune, ma anche come L'ARO intendesse recuperare tali somme. La risposta: nessuna.
La cosa tragica è che il tutto si trascina ancora ai giorni nostri, dopo che pare siano emersi oltre ai debiti "conosciuti" anche debiti "sconosciuti" al comune di Andria. Cioè uno che spende e non sa di aver speso. Sembra la trama di un thriller.
Quindi condivido questo entusiasmo con la candida a sindaco della nostra Città, per il fatto che la magistratura abbia deciso di indagare sulla questione ARO, ma vorrei ricordarle che tutto è partito dalle denunce alla Magistratura del nostro gruppo politico con il nostro capogruppo Michele Coratella, a partire dagli anni in cui lei ricopriva la carica di Presidente del consiglio comunale percependo per questa carica uno stipendio.
Una domanda mi sorge spontanea, come mai l'attuale candidata a sindaco non si è mai accorta di tutto questo nonostante facesse parte della maggioranza?
A pensar male degli altri si fa peccato, ma talvolta ci si indovina !
La nostra richiesta è quella di fare subito chiarezza su tutta la questione, senza lasciare zone d'ombra e responsabilità impunite, e passare tramite una nuova gara ad un servizio che chiuda definitivamente questa triste stagione di tangenti e arresti sui rifiuti del Comune di Andria», conclude il suo post la dottoressa Doriana Faraone.