De Luce presidente del Tribunale: «La mia porta sarà aperta a tutti»
Le foto dell'insediamento stamattina a Palazzo Torres a Trani, «il Tribunale più bello d'Italia»
martedì 3 gennaio 2017
11.49
Si è insediato questa mattina, al primo piano del Palazzo Torres, il nuovo presidente del Tribunale di Trani, Antonio De Luce. Il magistrato, nato a Bari 63 anni fa e a lungo residente a Trani (attualmente vive a Barletta), proviene dal tribunale del capoluogo dauno, dove ha svolto anche il ruolo di presidente facente funzioni. Ma nel suo passato, anche familiare, il Tribunale di Trani ha avuto un ruolo centrale, come ha ricordato lui stesso durante la seduta di immissione in ruolo presieduta da Giulia Pavese.
«Questa scalinata - ha detto subito De Luce - mi ricorda quando ero bambino e venivo in Tribunale per trovare mio padre, Alfonso De Luce. Mio nonno, Antonio De Luce, era presidente di questo Tribunale. Di certo non avrebbe mai potuto immaginare che, dopo 70 anni, suo nipote avrebbe preso questa carica. Quando c'è stata l'opportunità di ritornare a Trani ho capito che era arrivato il momento di mettere a disposizione della gente, tutta l'esperienza accumulata in questi anni nel mio territorio».
Il neo presidente ha subito sottolineato il contesto sociale difficile in cui si è costretti ad operare attualmente, «con la disoccupazione giovanile che dilagata e c'è sicuramente un forte allontanamento dei cittadini dalle istituzioni. C'è un clima di sfiducia nei confronti della giustizia. Occorre - ha detto - una sinergia tra magistrati, avvocati e personale amministrativo per superare questo divario. Il compito del presidente è quello di essere "la mamma" di queste componenti».
«Ho già svolto il ruolo di presidente di tribunale - ha proseguito - e quello che posso dire è che un buon presidente non è un luminare di diritto, bensì una persona concreta. La mia porta sarà aperta a tutti. Ho sempre dato rispetto a tutti e di conseguenza pretendo rispetto. Non esiste famiglia o agglomerato che abbia senso senza rispetto. Le regole sono fondamentali. Voglio essere il presidente non solo del più bel tribunale d'Italia, ma anche del tribunale più sereno. Abbiate pazienza nel giudicarmi», ha poi concluso scherzando.
«Questa scalinata - ha detto subito De Luce - mi ricorda quando ero bambino e venivo in Tribunale per trovare mio padre, Alfonso De Luce. Mio nonno, Antonio De Luce, era presidente di questo Tribunale. Di certo non avrebbe mai potuto immaginare che, dopo 70 anni, suo nipote avrebbe preso questa carica. Quando c'è stata l'opportunità di ritornare a Trani ho capito che era arrivato il momento di mettere a disposizione della gente, tutta l'esperienza accumulata in questi anni nel mio territorio».
Il neo presidente ha subito sottolineato il contesto sociale difficile in cui si è costretti ad operare attualmente, «con la disoccupazione giovanile che dilagata e c'è sicuramente un forte allontanamento dei cittadini dalle istituzioni. C'è un clima di sfiducia nei confronti della giustizia. Occorre - ha detto - una sinergia tra magistrati, avvocati e personale amministrativo per superare questo divario. Il compito del presidente è quello di essere "la mamma" di queste componenti».
«Ho già svolto il ruolo di presidente di tribunale - ha proseguito - e quello che posso dire è che un buon presidente non è un luminare di diritto, bensì una persona concreta. La mia porta sarà aperta a tutti. Ho sempre dato rispetto a tutti e di conseguenza pretendo rispetto. Non esiste famiglia o agglomerato che abbia senso senza rispetto. Le regole sono fondamentali. Voglio essere il presidente non solo del più bel tribunale d'Italia, ma anche del tribunale più sereno. Abbiate pazienza nel giudicarmi», ha poi concluso scherzando.