Data storica: lo «Scientifico» accoglie le classi seconde
Ricavate nella sede Centrale ben sette aule che servono a riunire un altro pezzo di scuola. L'11 febbraio il ricongiungimento storico in Via Paganini. In Via Barletta restano solo le classi prime
venerdì 1 febbraio 2013
15.36
Per gli studenti del Liceo Scientifico «R. Nuzzi» di Andria è a suo modo una data storica da appuntare: l'11 febbraio, infatti, vi sarà la chiusura della scuola per una sola giornata per permettere il trasferimento di tutto il materiale necessario affinchè anche le classi seconde dell'istituto siano accolte nella sede «centrale» di Via Paganini. La famosa «succursale» ha da sempre caratterizzato il biennio del liceo che non ha mai avuto una sede univoca da quando è stata costruita l'attuale istituto di via Paganini circa vent'anni fa.
Come si è riusciti in questa impresa titanica? Con un semplice progettino con cui la scuola ha invogliato la Provincia di Barletta Andria Trani, immediatamente resasi disponibile ad accogliere l'idea: sette aule sono state ricavate sfruttando al meglio tutti gli spazi disponibili nell'istituto tra cui anche due laboratori già utilizzati da tempo come normali aule scolastiche. La casa del custode, uno spazio inutilizzato nella palestra ed infine, tramezzi e muri per ricavare le aule in attesa che parta la gara d'appalto, ormai imminente, per l'ampliamento definitivo dell'istituto stesso nei prossimi mesi. Costo totale dell'intervento di euro 80.000 come ci mostra lo stesso Preside dell'Istituto, Michelangelo Filannino: «Visto il fitto che la Provincia ha ereditato per la struttura di Via Barletta dove è ospitato il biennio - dice il Preside - questa spesa è davvero irrisoria e risolve un problema di sempre con un semplice intervento durato pochissimo».
Il costo dell'intervento, infatti, è pari a meno di un mese di fitto della struttura di via Barletta dove sono ospitate anche alcune classi del «Colasanto» e la sede andriese dell'IPSIA «Archimede» di Barletta. Da contratto la Provincia BAT ha ereditato da quella di Bari un canone annuo di oltre 1 milione e 200 mila euro con 105.000 euro di fitto mensile. Nel 2015 il contratto scadrà ed eventualmente ci potrà essere una rivisitazione da parte della provincia stessa: «Devo ringraziare proprio la Provincia per il prezioso lavoro svolto - ha concluso il Preside Filannino - abbiamo iniziato a risolvere un problema che speriamo possa esser al più presto risolto alla radice. Per il prossimo anno scolastico, contiamo di portare vicino a noi anche le classi prime con l'aiuto e la condivisione da parte di altre scuole presenti in questa zona di Via Paganini. Per noi l'11 febbraio sarà una data storica». Riportare un'intera annualità scolastica in sede significa diminuire i terribili disagi organizzativi, logistici e didattici presenti con lo sdoppiamento della scuola stessa. Riportare le classi in sede, con un possibile risparmio per l'ente pubblico enorme una vittoria per tutte le battaglie che generazioni di alunni, docenti e genitori hanno intrapreso da oltre vent'anni a questa parte.
Come si è riusciti in questa impresa titanica? Con un semplice progettino con cui la scuola ha invogliato la Provincia di Barletta Andria Trani, immediatamente resasi disponibile ad accogliere l'idea: sette aule sono state ricavate sfruttando al meglio tutti gli spazi disponibili nell'istituto tra cui anche due laboratori già utilizzati da tempo come normali aule scolastiche. La casa del custode, uno spazio inutilizzato nella palestra ed infine, tramezzi e muri per ricavare le aule in attesa che parta la gara d'appalto, ormai imminente, per l'ampliamento definitivo dell'istituto stesso nei prossimi mesi. Costo totale dell'intervento di euro 80.000 come ci mostra lo stesso Preside dell'Istituto, Michelangelo Filannino: «Visto il fitto che la Provincia ha ereditato per la struttura di Via Barletta dove è ospitato il biennio - dice il Preside - questa spesa è davvero irrisoria e risolve un problema di sempre con un semplice intervento durato pochissimo».
Il costo dell'intervento, infatti, è pari a meno di un mese di fitto della struttura di via Barletta dove sono ospitate anche alcune classi del «Colasanto» e la sede andriese dell'IPSIA «Archimede» di Barletta. Da contratto la Provincia BAT ha ereditato da quella di Bari un canone annuo di oltre 1 milione e 200 mila euro con 105.000 euro di fitto mensile. Nel 2015 il contratto scadrà ed eventualmente ci potrà essere una rivisitazione da parte della provincia stessa: «Devo ringraziare proprio la Provincia per il prezioso lavoro svolto - ha concluso il Preside Filannino - abbiamo iniziato a risolvere un problema che speriamo possa esser al più presto risolto alla radice. Per il prossimo anno scolastico, contiamo di portare vicino a noi anche le classi prime con l'aiuto e la condivisione da parte di altre scuole presenti in questa zona di Via Paganini. Per noi l'11 febbraio sarà una data storica». Riportare un'intera annualità scolastica in sede significa diminuire i terribili disagi organizzativi, logistici e didattici presenti con lo sdoppiamento della scuola stessa. Riportare le classi in sede, con un possibile risparmio per l'ente pubblico enorme una vittoria per tutte le battaglie che generazioni di alunni, docenti e genitori hanno intrapreso da oltre vent'anni a questa parte.