Dal Report “Mal Aria – 2024” di Legambiente: maglia nera ad Andria ma l’Amministrazione non ci sta
Da Palazzo di Città la risposta dell'Assessore Losappio: “Subito un Tavolo con Arpa e Legambiente”
venerdì 9 febbraio 2024
3.08
Pubblicato ieri mattina, giovedì 8 febbraio, il Report di Legambiente "Mal Aria – 2024", dal quale emerge che Andria risulta essere, insieme a Barletta, la città capoluogo di provincia con la media annuale di PM10 più alta in Puglia, dati riferiti all'anno 2023. Un dato sconfortante che richiede, secondo l'assessore alla Qualità della vita, Savino Losappio, un'analisi oggettiva e immediata.
«La media annuale 2023 con riferimento al PM10 – spiega Losappio - risulta pari a 27 (ug/mc), mentre con riferimento al PM2,5 risulta pari a 13 (ug/mc). Ora, trattasi di dati rilevati dall'unica centralina ARPA situata in via Vaccina, a ridosso dell'area di cantiere di Ferrotramviaria. Va evidenziato, in verità, che questi dati siano migliorativi rispetto a quanto rilevato nel 2022, quando veniva accertata una media annuale di 34 per il PM10 e di 16 per il PM2,5. La centralina, inoltre, ha rilevato complessivamente 13 giornate di sforamento del limite massimo previsto dalla legge rispetto alle 47 accertate nel corso dell'anno 2022. Dunque, il decremento per tutti i valori c'è ed è verificato.
E' indubbio, quindi, che le misure adottate da Ferrotramviaria nell'area di cantiere abbiano dato risultati confortanti. Tuttavia appare necessario sottolineare una volta di più – aggiunge ancora l'assessore - che i dati rilevati dalla centralina in questione sono inficiati dalla posizione della stessa. Più volte si è chiesto ad Arpa di posizionare l'apparecchiatura in altro luogo ma ciò non è stato possibile essendo la stessa inserita in una rete nazionale. Per questo, nel corso dello scorso anno il Comune di Andria ha chiesto ad Arpa Puglia il posizionamento di una centralina mobile in grado di fornire dati più aderenti alla realtà, ma ad oggi detto ente non ha ancora riscontrato la richiesta. Nel frattempo, grazie alla collaborazione del Forum Ricorda e Rispetta sono state installate 5 centraline in vari punti della città che monitorano quotidianamente la situazione dell'inquinamento atmosferico. Dai primi dati in nostro possesso non risulterebbero dati allarmanti ed in ogni caso siamo in attesa di ricevere il report relativo all'ultimo trimestre del 2023 per confrontare i rilievi emersi con i dati della centralina ARPA.
È innegabile, tuttavia, che la qualità dell'aria in città sia da attenzionare con immediatezza. L'inquinamento è determinato in gran parte dall'enorme carico di traffico veicolare causato da un uso eccessivo e spesso superfluo dei veicoli a motore termico. E ancora, un altro dato è preoccupante: circa il 20% dei mezzi che circolano in città sono euro 0 ed euro 1, quindi altamente inquinanti. Una prima misura da adottare sarà proprio quella di limitare la loro circolazione. E' nostro intendimento, a questo punto, convocare subito un tavolo di confronto con l'ARPA Puglia ed è auspicabile che allo stesso vi partecipi anche Legambiente Puglia, al fine di chiarire i risultati emersi dal report e dare rassicurazione alla città».
«La media annuale 2023 con riferimento al PM10 – spiega Losappio - risulta pari a 27 (ug/mc), mentre con riferimento al PM2,5 risulta pari a 13 (ug/mc). Ora, trattasi di dati rilevati dall'unica centralina ARPA situata in via Vaccina, a ridosso dell'area di cantiere di Ferrotramviaria. Va evidenziato, in verità, che questi dati siano migliorativi rispetto a quanto rilevato nel 2022, quando veniva accertata una media annuale di 34 per il PM10 e di 16 per il PM2,5. La centralina, inoltre, ha rilevato complessivamente 13 giornate di sforamento del limite massimo previsto dalla legge rispetto alle 47 accertate nel corso dell'anno 2022. Dunque, il decremento per tutti i valori c'è ed è verificato.
E' indubbio, quindi, che le misure adottate da Ferrotramviaria nell'area di cantiere abbiano dato risultati confortanti. Tuttavia appare necessario sottolineare una volta di più – aggiunge ancora l'assessore - che i dati rilevati dalla centralina in questione sono inficiati dalla posizione della stessa. Più volte si è chiesto ad Arpa di posizionare l'apparecchiatura in altro luogo ma ciò non è stato possibile essendo la stessa inserita in una rete nazionale. Per questo, nel corso dello scorso anno il Comune di Andria ha chiesto ad Arpa Puglia il posizionamento di una centralina mobile in grado di fornire dati più aderenti alla realtà, ma ad oggi detto ente non ha ancora riscontrato la richiesta. Nel frattempo, grazie alla collaborazione del Forum Ricorda e Rispetta sono state installate 5 centraline in vari punti della città che monitorano quotidianamente la situazione dell'inquinamento atmosferico. Dai primi dati in nostro possesso non risulterebbero dati allarmanti ed in ogni caso siamo in attesa di ricevere il report relativo all'ultimo trimestre del 2023 per confrontare i rilievi emersi con i dati della centralina ARPA.
È innegabile, tuttavia, che la qualità dell'aria in città sia da attenzionare con immediatezza. L'inquinamento è determinato in gran parte dall'enorme carico di traffico veicolare causato da un uso eccessivo e spesso superfluo dei veicoli a motore termico. E ancora, un altro dato è preoccupante: circa il 20% dei mezzi che circolano in città sono euro 0 ed euro 1, quindi altamente inquinanti. Una prima misura da adottare sarà proprio quella di limitare la loro circolazione. E' nostro intendimento, a questo punto, convocare subito un tavolo di confronto con l'ARPA Puglia ed è auspicabile che allo stesso vi partecipi anche Legambiente Puglia, al fine di chiarire i risultati emersi dal report e dare rassicurazione alla città».