Da quasi due mesi inevase 44 richieste di adozioni canine
Gli uffici comunali devono firmare i nullaosta per la valutazione dell'ASL. Forte (Lega del Cane): «Perchè l'iter è bloccato?»
sabato 21 settembre 2013
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Nella prima settimana di agosto la sezione cittadina della "Lega del Cane" ha protocollato al Comune di Andria la richiesta di adozione di 44 cani ospitati nel canile che da qualche mese ha vinto il primo lotto della gara d'appalto comunale per questo servizio. Da quella data nessuna comunicazione particolare è giunta alle 44 persone, sparse per tutta Italia, che avrebbero potuto ridare una casa agli "amici a 4 zampe" nonché sgravare di un costo fisso l'ente comunale.
Le domande di adozione, infatti, passano per gli uffici del Comune che, dopo il nullaosta, passa tutto l'incartamento alla ASL per il via libera definitivo. Ad oggi, tuttavia, manca ancora il primo passaggio ed i 44 cani restano ancora nel canile: «Perchè l'iter è bloccato? - ci dice Nunzia Rebecca Forte, una delle combattive volontarie della Lega del Cane di Andria - noi riusciamo a far adottare circa 100 cani all'anno per ridare dignità e sempre maggior qualità di vita ai nostri "amici a 4 zampe" ed, invece, questa volta ci siamo arenati nei confronti di una burocrazia lenta senza nessun motivo plausibile, anche pensando al costo che l'ente deve sostenere per ogni cane».
I 44 cani sono una parte dei 55 che a fine luglio sono stati trasferiti da un canile della città di Andria al canile aggiudicatario della gara d'appalto che si trova in territorio di Trani: «Vorremmo che i cani vengano al più presto adottati - prosegue la stessa Forte - noi come volontari ci stavamo occupando di loro con particolar cura ed attenzione anche perchè molti dei cani trasferiti erano già grandicelli ma erano in ottime condizioni di salute e ci aspettiamo che tutti vengano adottati anche grazie al nostro supporto. Ogni cane è dotato di microchip identificativo ed avevamo scattato foto per le adozioni». Numerosissime le polemiche in quel delicato momento con accuse da ambo le parti e toni durissimi proprio per il trasferimento dei 55 cani. Ma resta il problema adozioni: ogni quadrupede, infatti, ha un mantenimento a carico dell'ente comunale di circa 2 euro al giorno. Le adozioni canine restano l'unica via plausibile per tutelare gli "amici a 4 zampe" e le casse del Comune.
Le domande di adozione, infatti, passano per gli uffici del Comune che, dopo il nullaosta, passa tutto l'incartamento alla ASL per il via libera definitivo. Ad oggi, tuttavia, manca ancora il primo passaggio ed i 44 cani restano ancora nel canile: «Perchè l'iter è bloccato? - ci dice Nunzia Rebecca Forte, una delle combattive volontarie della Lega del Cane di Andria - noi riusciamo a far adottare circa 100 cani all'anno per ridare dignità e sempre maggior qualità di vita ai nostri "amici a 4 zampe" ed, invece, questa volta ci siamo arenati nei confronti di una burocrazia lenta senza nessun motivo plausibile, anche pensando al costo che l'ente deve sostenere per ogni cane».
I 44 cani sono una parte dei 55 che a fine luglio sono stati trasferiti da un canile della città di Andria al canile aggiudicatario della gara d'appalto che si trova in territorio di Trani: «Vorremmo che i cani vengano al più presto adottati - prosegue la stessa Forte - noi come volontari ci stavamo occupando di loro con particolar cura ed attenzione anche perchè molti dei cani trasferiti erano già grandicelli ma erano in ottime condizioni di salute e ci aspettiamo che tutti vengano adottati anche grazie al nostro supporto. Ogni cane è dotato di microchip identificativo ed avevamo scattato foto per le adozioni». Numerosissime le polemiche in quel delicato momento con accuse da ambo le parti e toni durissimi proprio per il trasferimento dei 55 cani. Ma resta il problema adozioni: ogni quadrupede, infatti, ha un mantenimento a carico dell'ente comunale di circa 2 euro al giorno. Le adozioni canine restano l'unica via plausibile per tutelare gli "amici a 4 zampe" e le casse del Comune.