Da casa al lavoro con mezzi alternativi: si studia il Piano

Indagine sui dipendenti dei co-capoluogo: ad Andria uno su due in auto

mercoledì 24 settembre 2014 12.00
A cura di Stefano Massaro
Un piano che analizzi e trovi soluzioni differenti per gli spostamenti casa-lavoro. E' stato il tema portante del convegno su "Mobility Management e mobilità sostenibile" organizzato, ieri sera martedì 23 settembre, a conclusione delle attività svolte nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile dall'Agenzia Territoriale per l'Ambiente del PTO/NBO. Primo step quello della raccolta dei dati: la scelta per un primo studio è ricaduta sui dipendenti pubblici delle Città di Andria, Barletta e Trani. Un questionario volontario è stato somministrato ai dipendenti che hanno risposto in poco meno di 500 sugli 843 lavoratori dei tre comuni co-capoluogo della BAT.

Le domande hanno riguardato principalmente il rapporto e l'orario di lavoro, gli spostamenti casa-lavoro e l'utilizzo dell'autovettura, nonchè il mezzo preferito in alternativa a quello già utilizzato. E' emerso un quadro preoccupante in cui un dipendente su due giunge in auto al lavoro. In particolare, scorrendo i dati della Città di Andria dove hanno risposto in 192 su 416 pari al 46% dei dipendenti, l'utilizzo dell'auto con conducente e passeggero giunge sino al 56%. A piedi si muovono in circa 65 mentre solo il 10% dei dipendenti arrivano sul posto di lavoro con altri mezzi alternativi. Per chi utilizza l'autovettura propria, tuttavia, il 94% dei dipendenti hanno addotto che la motivazione principale risiede nella necessità di ridurre al minimo il tempo necessario per lo spostamento casa-lavoro. Solo il 2% ritiene che il mezzo pubblico si un'alternativa poco economica. Portafoglio che, tuttavia, dall'analisi dei dati viene particolarmente utilizzato per chi utilizza la propria autovettura con una spesa che supera i 100 euro mensili. Per i pochi fruitori di una sorta di car-pooling, invece, i costi sono decisamente dimezzati anche se è una pratica utilizzata da pochissimi dipendenti. La bici, infine, è un mezzo ritenuto valido dal 53% degli intervistati a condizione che vi siano stalli attrezzati, piste ciclabili e bici pubbliche a noleggio. Il 47% non valuta affatto questa possibilità.

Il report, realizzato nell'ambito del progetto di Formazione Tecnica Superiore svolto all'interno dell'IPSIA Archimede di Barletta, è solo un primo tassello verso la redazione di un piano complessivo degli spostamenti casa-lavoro. Tra gli obiettivi del piano vi è quello di diminuire il più possibile il numero dei dipendenti che utilizzano tutti i giorni il veicolo privato con vantaggi per tutti i soggetti coinvolti. Dopo gli interventi del Primo Cittadino di Andria, Nicola Giorgino che ha ribadito l'impegno dell'ente verso il tema della Mobilità Alternativa, e del Presidente della Provincia BAT, Francesco Ventola, che ha rilanciato la necessità di dar vigore al Patto Territoriale, vi è stata la donazione simbolica di una bicicletta alla Città di Andria quale simbolo di necessità di continuare ad elaborare nuovi modi di intendere la sostenibilità ambientale. Durante il convegno particolarmente apprezzati gli interventi di Anna Ventafridda (dirigente scolastico Ipsia Archimede), Salvatore Venditti (dirigente Ifor Pmi Prometeo Trani), Silvano Vergura (docente Politecnico Bari), Marco Barone (direttore agenzia territoriale per l'Ambiente) e di Santola Quacquarelli (dirigente del settore Mobilità di Andria). Saluti istituzionali anche per Michele Lopetuso, Assessore alla Mobilità di Andria e Pasquale Musci, Presidente del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino.
Da casa al lavoro con mezzi alternativi: si studia il Piano
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Le dichiarazioni del Sindaco di Andria, Nicola Giorgino durante il convegno:

«Sulla sostenibilità ambientale Andria ha fatto passi da gigante: con la raccolta differenziata, con il bike sharing, con l'incremento della rete di mobilità alternativa, con le isole pedonali. E' un percorso difficile, serve collaborazione, serve vincere resistenze e pigrizie, ma dobbiamo insistere. E dare ancora più slancio ad un percorso di cambiamento che è già in atto. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini e vincere piccole e grandi resistenze e pigrizie. Come è accaduto con le biciclette il cui numero si moltiplica in città e Andria è sicuramente un esempio che viene emulato. Come per la raccolta differenziata con le nostre percentuali che sono altissime in tutta la regione ma è tutta la Puglia che deve raggiungere questi risultati. Per tutte queste ragioni dobbiamo unire gli sforzi, come quello dell'Agenzia per l'Ambiente del Patto Territoriale con la sua collaborazione alla redazione di questo "Piano spostamenti casa-lavoro". Dobbiamo tutti lavorare perché il Patto per le Città sottoscritto a suo tempo con Bruxelles diventi una sfida che dobbiamo vincere tutti per abbassare, entro il 2020, i valori di CO2 e le altre emissioni inquinanti».