Da Andria riconsegnate alcune delle statue della Settimana Santa di Taranto
Un attento lavoro di recupero è stato effettuato dagli artisti Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro
venerdì 17 marzo 2023
5.48
E' una Pasqua particolarmente attesa quella che si appresta a celebrare Taranto. Ancora una volta sono stati loro, Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro, restauratori tra i più qualificati ed accurati del nostro sud Italia, del rinomato laboratorio d'arte di Andria, a riportare al loro antico splendore alcuni dei simulacri più cari al popolo della Città dei due Mari, portati come da tradizione in processione il Venerdì Santo, nell'ambito dei solenni Riti legati alla Settimana Santa.
Si tratta di statue di una particolare bellezza, fatta di luminosità antica, che la maestria di Valerio e Giuseppe hanno riconsegnato alla devozione popolare dell'Arciconfraternita del Carmine di Taranto.
Colonna, Ecce Homo, Cascata e Addolorata sono le statue che da questa mattina, venerdì 17 marzo, sono esposte nella stessa Chiesa del Borgo Nuovo della città dei due Mari, alla venerazione della folta comunità, dopo essere state affidate nei mesi scorsi al paziente lavoro conservativo della bottega di Iaccarino e Zingaro.
Le prime tre, raffiguranti momenti della Passione di Gesù Cristo, sono sculture in cartapesta policroma, firmate e datate "Lecce 1901", opere realizzate dal famoso maestro cartapestaio salentino Cav. Giuseppe Manzo. L'Addolorata, invece, è un'opera settecentesca, creata da maestranze napoletane, fatta di tecnica mista ossia manichino in legno, testa e mani in cartapesta policroma.
Il lavoro di restauro conservativo compiuto su questi quattro storici simulacri, ha previsto precise fasi di lavoro: pulitura delle superfici pittoriche, disinfestazione preventiva, consolidamento delle intere strutture lignee ed in cartapesta, stuccature delle lacune fino al protettivo finale.
Il prezioso intervento di recupero del simulacro di Maria SS. Addolorata, era stato già portato felicemente a termine dagli artisti andriesi qualche settimana fa. La statua è stata adesso ricollocata nell'altare laterale a lei dedicato nella chiesa del Carmine, alla devozione dei tanti fedeli che vi si recano quotidianamente in preghiera.
La tradizione popolare vuole che in occasione della Settimana Santa, Maria SS. Addolorata, portata a spalla dai confratelli vestiti con i loro abiti di rito bianchi, con le marce funebri e la troccola a contraddistinguere l'incedere lento passo, venga addobbata con un prezioso abito antico, così come il cuore rosso trafitto che Ella tiene nella mano destra.
Si tratta di statue di una particolare bellezza, fatta di luminosità antica, che la maestria di Valerio e Giuseppe hanno riconsegnato alla devozione popolare dell'Arciconfraternita del Carmine di Taranto.
Colonna, Ecce Homo, Cascata e Addolorata sono le statue che da questa mattina, venerdì 17 marzo, sono esposte nella stessa Chiesa del Borgo Nuovo della città dei due Mari, alla venerazione della folta comunità, dopo essere state affidate nei mesi scorsi al paziente lavoro conservativo della bottega di Iaccarino e Zingaro.
Le prime tre, raffiguranti momenti della Passione di Gesù Cristo, sono sculture in cartapesta policroma, firmate e datate "Lecce 1901", opere realizzate dal famoso maestro cartapestaio salentino Cav. Giuseppe Manzo. L'Addolorata, invece, è un'opera settecentesca, creata da maestranze napoletane, fatta di tecnica mista ossia manichino in legno, testa e mani in cartapesta policroma.
Il lavoro di restauro conservativo compiuto su questi quattro storici simulacri, ha previsto precise fasi di lavoro: pulitura delle superfici pittoriche, disinfestazione preventiva, consolidamento delle intere strutture lignee ed in cartapesta, stuccature delle lacune fino al protettivo finale.
Il prezioso intervento di recupero del simulacro di Maria SS. Addolorata, era stato già portato felicemente a termine dagli artisti andriesi qualche settimana fa. La statua è stata adesso ricollocata nell'altare laterale a lei dedicato nella chiesa del Carmine, alla devozione dei tanti fedeli che vi si recano quotidianamente in preghiera.
La tradizione popolare vuole che in occasione della Settimana Santa, Maria SS. Addolorata, portata a spalla dai confratelli vestiti con i loro abiti di rito bianchi, con le marce funebri e la troccola a contraddistinguere l'incedere lento passo, venga addobbata con un prezioso abito antico, così come il cuore rosso trafitto che Ella tiene nella mano destra.