Cyberbullismo, l'A.Ge. lancia l'app "Deletecyberbullying"
Quiz, help line, consulenza specifica: presentata ad Andria
lunedì 26 ottobre 2015
8.46
E' stata presentata ad Andria, all'interno di una giornata di studio svoltasi nell'IISS " G.Colasanto" la App con versione italiana "Deletecyberbullying", destinata a studenti, docenti e genitori, per prevenire e contrastare il cyberbullismo nelle scuole e in città. La presentazione è avvenuta a cura dell'A.Ge. Associazione Genitori di Andria attraverso Riccardo Lapenna: «La App si compone di un quiz interattivo che verifica la conoscenza di ragazzi, genitori e insegnanti che hanno del cyberbullismo e di internet - ha ricordato Lapenna - rispondendo in questo modo alle loro domande sul fenomeno, con la possibilità di condividere il proprio punteggio su Facebook. L'applicazione, inoltre, consente agli adolescenti un quiz di auto-diagnosi che reindirizza le vittime di cyberbullismo alla help line di assistenza, dove possono contattare direttamente esperti per una consulenza specifica. Attraverso un pulsante, inoltre, è possibile visualizzare in tempo reale le informazioni necessarie per accedere all'assistenza diretta. Include anche un video in inglese di sensibilizzazione sul cyberbullismo, e un sondaggio che aiuta i docenti a comprendere meglio le loro aspettative e la loro esperienza con episodi di atti di cyberbullismo; un manuale dell'insegnante fornisce materiale didattico per lezioni sul fenomeno».
Realizzata dalla Coface, la Confederazione delle Organizzazioni Familiari nell'Unione Europea a cui l'Associazione Italiana Genitori (A.Ge.) aderisce, con il sostegno finanziario del programma europeo Daphne, l'applicazione per tablet e smartphone Android, gratuita, può essere scaricata da Google Play o dal sito dell'A.Ge. www.age.it. E' in fase di realizzazione anche la versione per iOS. Prima di scaricarla è necessario abilitare nelle impostazioni di sicurezza le sorgenti sconosciute e ricordarsi di disabilitarle dopo aver scaricato ed installato l'applicazione. «L'applicazione - ha detto Lapenna - è parte di un progetto più ampio su bullismo e cyberbullismo rivolto soprattutto ai genitori dei ragazzi in età scolare che l'Associazione Italiana Genitori sta mettendo a punto secondo le indicazioni fornite dalle nuove linee guida contro bullismo e cyberbullismo del Ministero dell'Istruzione. Bullismo e Cyberbullismo, infatti, sono fenomeni molto diffusi tra gli adolescenti molto più di quanto si pensi ed in gran parte sono sommersi. Una piaga della società odierna che miete vittime tra i più giovani ed indifesi. La sollecitazione che rivolgiamo ai genitori è nel non rimanere indifferenti. Educare non è solo trasmissione di nozioni, è prima di tutto una scelta di speranza che investe sulla libertà della persona, una scelta operata da adulti che prima di tutto sono testimoni delle parole che dicono».
Realizzata dalla Coface, la Confederazione delle Organizzazioni Familiari nell'Unione Europea a cui l'Associazione Italiana Genitori (A.Ge.) aderisce, con il sostegno finanziario del programma europeo Daphne, l'applicazione per tablet e smartphone Android, gratuita, può essere scaricata da Google Play o dal sito dell'A.Ge. www.age.it. E' in fase di realizzazione anche la versione per iOS. Prima di scaricarla è necessario abilitare nelle impostazioni di sicurezza le sorgenti sconosciute e ricordarsi di disabilitarle dopo aver scaricato ed installato l'applicazione. «L'applicazione - ha detto Lapenna - è parte di un progetto più ampio su bullismo e cyberbullismo rivolto soprattutto ai genitori dei ragazzi in età scolare che l'Associazione Italiana Genitori sta mettendo a punto secondo le indicazioni fornite dalle nuove linee guida contro bullismo e cyberbullismo del Ministero dell'Istruzione. Bullismo e Cyberbullismo, infatti, sono fenomeni molto diffusi tra gli adolescenti molto più di quanto si pensi ed in gran parte sono sommersi. Una piaga della società odierna che miete vittime tra i più giovani ed indifesi. La sollecitazione che rivolgiamo ai genitori è nel non rimanere indifferenti. Educare non è solo trasmissione di nozioni, è prima di tutto una scelta di speranza che investe sulla libertà della persona, una scelta operata da adulti che prima di tutto sono testimoni delle parole che dicono».