Cup di via Potenza: collegamenti a singhiozzo e lunghe code
La denuncia: «C'è sempre qualche guasto». Dalla ASL: «Problema ciclico»
mercoledì 1 ottobre 2014
E' una segnalazione di diversi utenti che da due giorni tentano invano di prenotare un esame, a riportare di stretta attualità il problema del CUP di via Potenza ad Andria. Il Centro Unico di Prenotazione per i servizi di prenotazione e pagamento della ASL BT, ha problemi di linea e non riesce a soddisfare le circa duecento richieste giornaliere che giungono nella struttura andriese. Dal 1 marzo, infatti, non vi è più la possibilità di prenotazione gratuita degli esami nelle 98 farmacie della provincia di Barletta Andria Trani e solo dal 2 settembre è stato ripristinato il servizio ma al costo di 2 euro per un accordo sottoscritto tra FederFarma e Regione Puglia. Ma le lunghe code di questa complessa due giorni di via Potenza, testimoniano come ci sia un'estrema necessità di soluzioni alternative.
«Ho il numero 162 e sono le 8 di mattina - dice uno dei cittadini presenti - il problema è che non so neanche se riuscirò a completare l'operazione di prenotazione perchè il sistema ci dicono esser bloccato. Lunedì hanno ripreso la normale attività solo dalle 10,30 e ieri tutto come nella giornata precedente». Vi è un tetto di massima imposto: duecento bigliettini con ogni singolo numero da ritirare per ogni singola ricetta e distribuiti all'esterno da un vigilante a partire dalle 8 di mattina. Ma i primi cittadini, nella maggioranza anziani e donne, sono davanti agli uffici di via Potenza già dalle 6 e vi è una sorta di organizzazione autonoma di coloro i quali sono in attesa, che distribuisce bigliettini paralleli, scritti a mano, per poter verificare l'ordine di arrivo ed il ritiro del tanto ambito talloncino numerato dalle mani del vigilante: «Non credo sia una situazione accettabile - dice ancora un uomo anziano all'esterno del CUP - qui ci sono donne ed anziani costretti ad una guerra tra poveri che non può essere tollerabile».
Dall'Azienda Sanitaria, tuttavia, fanno sapere che il problema è ciclico: «Quando ci sono guasti tecnici ci si attiva immediatamente per risolverli - ci dicono dalla Direzione - ma se vi sono problemi di linea spesso non è dipeso da questioni prettamente di nostra competenza. Stiamo provando a risolvere il problema alla radice rivoluzionando il modo di intendere la prenotazione, è un lavoro molto importante che interessa in realtà tutto il sistema. Siamo già all'opera per rendere minimi i disagi».
«Ho il numero 162 e sono le 8 di mattina - dice uno dei cittadini presenti - il problema è che non so neanche se riuscirò a completare l'operazione di prenotazione perchè il sistema ci dicono esser bloccato. Lunedì hanno ripreso la normale attività solo dalle 10,30 e ieri tutto come nella giornata precedente». Vi è un tetto di massima imposto: duecento bigliettini con ogni singolo numero da ritirare per ogni singola ricetta e distribuiti all'esterno da un vigilante a partire dalle 8 di mattina. Ma i primi cittadini, nella maggioranza anziani e donne, sono davanti agli uffici di via Potenza già dalle 6 e vi è una sorta di organizzazione autonoma di coloro i quali sono in attesa, che distribuisce bigliettini paralleli, scritti a mano, per poter verificare l'ordine di arrivo ed il ritiro del tanto ambito talloncino numerato dalle mani del vigilante: «Non credo sia una situazione accettabile - dice ancora un uomo anziano all'esterno del CUP - qui ci sono donne ed anziani costretti ad una guerra tra poveri che non può essere tollerabile».
Dall'Azienda Sanitaria, tuttavia, fanno sapere che il problema è ciclico: «Quando ci sono guasti tecnici ci si attiva immediatamente per risolverli - ci dicono dalla Direzione - ma se vi sono problemi di linea spesso non è dipeso da questioni prettamente di nostra competenza. Stiamo provando a risolvere il problema alla radice rivoluzionando il modo di intendere la prenotazione, è un lavoro molto importante che interessa in realtà tutto il sistema. Siamo già all'opera per rendere minimi i disagi».