CUP di Andria senza uso di bancomat e carte di credito

La Asl/Bt ignora il “Codice dell’amministrazione digitale”

venerdì 9 dicembre 2016
A cura di Riccardo Di Pietro
Che le Pubbliche amministrazioni non siano al passo della tecnologia, è purtroppo un fatto notorio ma quando non contribuiscono ad alleviare i disagi per i cittadini/utenti allora la questione diventa patologica.

Nei giorni scorsi é giunta alla nostra redazione, una e-mail da parte di un utente, che ci segnalava un problema riscontrato al Centro Unico di Prenotazione della Asl/Bt di Andria, sito in via Potenza. Un cartello a caratteri cubitali, posizionato nelle sale del CUP, avverte chiaramente che "il pagamento dei ticket deve essere fatto in contanti". Quindi, oltre al fatto di dover raggiungere la sede del CUP di buon mattino per poter prendere il bigliettino con il numero di precedenza di accesso agli sportelli, si deve arrivare allo sportello stesso con i soldi contanti e contati, dato che la maggior parte delle volte l'impiegato non dispone del resto. Come se non bastasse il cittadino deve anche essersi fatto un idea sull'importo esatto del ticket da pagare per non rischiare di dover ripetere tutta la lunga trafila.

Va sottolineato che in altre strutture Asl pugliesi, i pagamenti delle prestazioni sanitarie, si possono effettuare, utilizzando carte di debito, di credito e prepagate, abilitate al circuito Pago Bancomat. Non si comprendono quindi i motivi per i quali nella città di Andria non sia ancora stato attivato questo sistema di riscossione elettronico sia nella struttura Asl che presso l'ufficio contravvenzioni della Polizia Municipale. Gli utenti andriesi sono indignati dal fatto che in una città con oltre 100 mila abitanti e capoluogo di provincia, sia così arretrata anche sul fronte e-payment.

L'attivazione del servizio di pagamento a mezzo apparecchi P.O.S. recepisce quanto previsto dall'art. 5 del decreto legislativo del 7 marzo 2005, n.82 "Codice dell'amministrazione digitale" e successive modifiche. L'attivazione del pagamento del ticket, con moneta elettronica, non esclude la possibilità, per i cittadini, di pagare in moneta contante. Con questo sistema si comprimono significativamente tempi e costi per l'attivazione dei propri servizi di pagamento e di quelli delle altre amministrazioni da essi intermediate. L'AgID (Agenzia per l'Italia Digitale), ha predisposto un sistema di monitoraggio per verificare l'andamento della diffusione dell'iniziativa verso i soggetti pubblici (amministrazioni locali e centrali) e privati (prestatori di servizio di pagamento) coinvolti e soprattutto verso i beneficiari ultimi (cittadini e imprese). Al 30 giugno 2016 risultano aderenti al sistema dei pagamenti elettronici a favore delle Pubblica Amministrazione il 60,87% degli Enti censiti. Inoltre, la legge di Stabilità 2016 ha deliberato che anche i liberi professionisti (medici, dentisti, avvocati, architetti...) debbano accettare i pagamenti in modalità elettronica dai loro rispettivi clienti. Professionisti ed esercenti, stando a quanto dice la legge, hanno l'obbligo di accettare pagamenti digitali anche per importi inferiori ai 30€.

Il nostro lettore non è purtroppo il solo a lamentare questo disagio: ci sono persone anziane con problemi di salute che non a caso si rivolgono al CUP e sono messe a dura prova da tale ostacolo. Ci auguriamo che l'assenza di questo servizio, con l'anno nuovo venga presto attivato.
CUP Asl/Bt
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