Cultura e turismo, Civita: «Sinergia per valorizzare il nostro patrimonio»

Il consigliere andriese propone alle istituzioni di optare verso forme di collaborazione, per promuovere il tessuto economico-culturale del territorio

sabato 17 settembre 2022
Il consigliere comunale indipendente Nicola Civita torna sotto i riflettori fotografando, questa volta, la situazione del settore culturale e turistico del nostro territorio. Valorizzare e tutelare il paesaggio di Andria come anche della provincia, restituendo un ruolo fondamentale all'eredità culturale nella rivitalizzazione della nostra comunità, rappresenta, infatti, il concetto basilare sulla quale si sviluppa la sua ultima dichiarazione.

«Occorre accrescere la consapevolezza che la cultura è uno dei motori primari dell'economia italiana. In tale prospettiva, sarebbe opportuno promuovere adeguati processi di valorizzazione del patrimonio storico artistico del nostro Paese, ricorrendo a più convenienti assetti organizzativi e gestionali. Se da una parte lo Stato stanzia finanziamenti per i restauri di opere pubbliche, dall'altra è importante orientarsi verso forme di collaborazione tra Comuni e Province, volte a creare sinergie nella valorizzazione culturale, senza limitarsi al solo finanziamento della manutenzione».

In modo particolare il consigliere comunale andriese dichiara di optare per un sistema che sperimenti, realizzi e stimoli energie e risorse, così da trasformare anche i connotati dei territori, in un Paese che ha una incredibile parcellizzazione del patrimonio storico artistico. Si tratta, secondo lui, di introdurre un concetto ampio e innovativo di eredità culturale che delinea una responsabilità condivisa, invitando le Istituzioni a promuovere un processo di valorizzazione partecipativo. Insomma, una sinergia fra il pubblico, le associazioni e privati cittadini.

«Noi abbiamo nel nostro territorio tante opportunità, - prosegue il giovane consigliere - però bisogna guardarle con occhi nuovi. Bisogna fare rete. E' necessario un cambio di passo per uscire dalla crisi causata anche dalla pandemia. Bisogna individuare nuove strategie di fruizione dei luoghi di valenza culturale e intervenire su quei siti di pregio ancora in parte misconosciuti. Fattori tutti che hanno una incidenza notevole sul dato occupazionale. Non solo Castel del Monte, ma bisogna posare lo sguardo anche su altri siti come, ad esempio, il Santuario Basilica della Madonna dei Miracoli, il Monastero dei Benedettini, dotati di un valore inestimabile. Nei giorni scorsi lo storico ecologista andriese, Nicola Montepulciano ha dato una straordinaria dimostrazione del loro intrinseco valore storico culturale. Così come, congiuntamente alla valorizzazione di questi tesori inestimabili, è necessario promuovere efficacemente le innumerevoli eccellenze agroalimentari. Il nostro territorio è costellato da piccole e medie attività produttive dove l'innovazione tecnologica si unisce alla tradizione. Quindi, anche in questo ambito, sarebbe interessante e promettente per il tessuto economico territoriale creare vasi comunicanti e non compartimenti stagni, con altre località viciniore, caratterizzate tutte da una straordinaria storia da raccontare, da bellissimi posti da far vedere e da uno squisito sapore.

Creare un circolo virtuoso che deve divenire una costante inalienabile per tutto ciò che caratterizza e identifica le nostre Terre è l'approccio più adatto per realizzare progetti vincenti, oltre che rappresentare il modo migliore per poter lavorare nell'Italia del futuro», conclude il giovane consigliere comunale Nicola Civita.