Crisi del mercato settimanale di Andria. Gli ambulanti chiedono l'accorpamento
"L'apertura di questa amministrazione nei confronti degli ambulanti c'è tutta" sottolinea l'Assessore Troia
martedì 6 giugno 2023
12.29
Posteggi costosi, vendite ridotte all'osso. Tanti gli operatori, da 700 a 400 circa, che hanno deciso di abbandonare il mercato settimanale ad Andria. Chi continua ad essere presente chiude la giornata in negativo e chiede a gran voce, alla Sindaca e all'assessore all'attività produttive, l'accorpamento del mercato. Unica via di uscita degli abbandoni.
«Le giornate qui ad Andria vanno sempre peggio, anche per colpa di questo mercato che non trova una dritta. Il mercato è spezzettato, pieno di vuoti ed è poco attrattivo per i consumatori» dichiara uno degli ambulanti che ancora si trova ad operare il lunedì ad Andria «Non si prende un euro qui. Andria è il più costoso»
Niente polemiche, specificano gli operatori, solo voglia di risanare una situazione che pesa già da troppo tempo. Per questo la categoria chiede un incontro con l'amministrazione comunale per trovare soluzioni, seppur provvisorie, così come è stato già fatto anche in altri Comuni limitrofi.
L'assessore Cesareo Troia risponde: «L'apertura di questa amministrazione nei confronti degli ambulanti c'è tutta. Mi dispiace di questa ulteriore attività messa in campo che non fa altro che gettare di confusione tra gli operatori stessi. Mi sono reso disponibile subito. E ho chiarito quando abbiamo dovuto spostare tutta l'area che riguardava l'interramento della ferrovia. In quel caso mi resi disponibile ad inglobare anche via Achielle Grandi che addirittura è una di quelle strade emarginate dal mercato per fare in modo che tutto potesse convergere all'interno del mercato. In quell'occasione le associazioni dissero no, che avrebbe riguardato solo una parte e quindi io ho accettato. Quello avrebbe significato riempiere colmare tutti i posti che sono rimasti vacanti all'interno del mercato», prosegue l'assessore Cesareo Troia. «La ricucitura non può che avvenire attraverso una semplice operazione che è il bando di miglioria, ma questo sarebbe un grave danno per gli operatori stessi. Spostare la graduatoria con il bando di miglioria non farebbe altro che far perdere la priorità e la graduatoria di quei operatori stessi perché nel momento in cui accettano di spostarsi la graduatoria, l'anzianità si forma anche sul numero di posteggio che hai occupato sino a quel giorno. Quindi farebbe perdere la graduatoria con grave danno quando andremo a spostare il mercato».
Ad aggravare la situazione vi è una tassazione troppo alta. Andria risulterebbe in testa alla classifica per le tariffe troppo alte per gli ambulanti. E a proposito di questo l'assessore Cesareo Troia ricorda: «Il posteggio più costoso riviene dalla tariffe che ha messo il commissario straordinario e che sono state inserite nel piano di equilibrio, per cui la Corte dei Conti sa che è quella la tariffa che bisogna pagare per rientrare nei debiti di 80milioni che ci ha lasciato la vecchia amministrazione. Quindi tutte le tariffe, non solo quelle dei mercatali sono state tutte aumentate e inserite nel piano di equilibro e approvato dalla Corte dei Conti per cui, non possiamo, neanche volendo di abbassare neanche di un centesimo le tasse».
«Le giornate qui ad Andria vanno sempre peggio, anche per colpa di questo mercato che non trova una dritta. Il mercato è spezzettato, pieno di vuoti ed è poco attrattivo per i consumatori» dichiara uno degli ambulanti che ancora si trova ad operare il lunedì ad Andria «Non si prende un euro qui. Andria è il più costoso»
Niente polemiche, specificano gli operatori, solo voglia di risanare una situazione che pesa già da troppo tempo. Per questo la categoria chiede un incontro con l'amministrazione comunale per trovare soluzioni, seppur provvisorie, così come è stato già fatto anche in altri Comuni limitrofi.
L'assessore Cesareo Troia risponde: «L'apertura di questa amministrazione nei confronti degli ambulanti c'è tutta. Mi dispiace di questa ulteriore attività messa in campo che non fa altro che gettare di confusione tra gli operatori stessi. Mi sono reso disponibile subito. E ho chiarito quando abbiamo dovuto spostare tutta l'area che riguardava l'interramento della ferrovia. In quel caso mi resi disponibile ad inglobare anche via Achielle Grandi che addirittura è una di quelle strade emarginate dal mercato per fare in modo che tutto potesse convergere all'interno del mercato. In quell'occasione le associazioni dissero no, che avrebbe riguardato solo una parte e quindi io ho accettato. Quello avrebbe significato riempiere colmare tutti i posti che sono rimasti vacanti all'interno del mercato», prosegue l'assessore Cesareo Troia. «La ricucitura non può che avvenire attraverso una semplice operazione che è il bando di miglioria, ma questo sarebbe un grave danno per gli operatori stessi. Spostare la graduatoria con il bando di miglioria non farebbe altro che far perdere la priorità e la graduatoria di quei operatori stessi perché nel momento in cui accettano di spostarsi la graduatoria, l'anzianità si forma anche sul numero di posteggio che hai occupato sino a quel giorno. Quindi farebbe perdere la graduatoria con grave danno quando andremo a spostare il mercato».
Ad aggravare la situazione vi è una tassazione troppo alta. Andria risulterebbe in testa alla classifica per le tariffe troppo alte per gli ambulanti. E a proposito di questo l'assessore Cesareo Troia ricorda: «Il posteggio più costoso riviene dalla tariffe che ha messo il commissario straordinario e che sono state inserite nel piano di equilibrio, per cui la Corte dei Conti sa che è quella la tariffa che bisogna pagare per rientrare nei debiti di 80milioni che ci ha lasciato la vecchia amministrazione. Quindi tutte le tariffe, non solo quelle dei mercatali sono state tutte aumentate e inserite nel piano di equilibro e approvato dalla Corte dei Conti per cui, non possiamo, neanche volendo di abbassare neanche di un centesimo le tasse».