Creare una lana 100% Alta Murgia: l'obiettivo del progetto «PartnerSheep»
Presentati ieri i risultati confortanti del primo anno di lavoro. Ben 32.500 kg di materiale raccolto per oltre 40 aziende all'interno del Parco dell'Alta Murgia
giovedì 7 febbraio 2013
10.26
Sono stati presentati nella sala convegni del Parco Nazionale dell'Alta Murgia i risultati del primo anno di PartnerSheep, un progetto triennale finanziato dall'Ente Parco ed attuato dal Consorzio di aziende agro-zootecniche Murgia Viva finalizzato al recupero e alla valorizzazione della lana ovina. Oltre 40 i rappresentanti delle aziende agro-zootecniche del territorio che hanno preso parte all'incontro: il punto d'arrivo del progetto PartnerSheep è l'immissione sul mercato di una lana 100% Alta Murgia realizzata da pecore nate, allevate e tosate nel territorio del Parco.
Da sempre considerata scarto di produzione, la lana ovina, grazie a nuove disposizione di legge, può essere immessa sul mercato come sottoprodotto attraverso un procedimento che prevede la formazione degli operatori zootecnici, la raccolta, la selezione, lo stoccaggio e l'imballaggio della lana con il contrassegno del marchio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia ed infine il suo invio al Consorzio Biella Wool Company per la valutazione delle partite e la vendita nelle aste internazionali.
Ben 64 aziende (il 70% delle quali ricadenti nel perimetro del Parco) hanno aderito al progetto innalzando considerevolmente la quantità del materiale raccolto: dai 16.000 Kg di lana previsti inizialmente si è giunti a oltre 32.500 kg. Ugualmente degni di nota sono stati i risultati della commercializzazione del prodotto, con valori medi nettamente superiori alle stime iniziali (circa 0,40€/Kg) e punte massime di 0,90 €/Kg per le lane di migliore qualità.
I dati, comunicati nel corso dell'assemblea, sono stati accolti favorevolmente dalle aziende e dall'Ente ed hanno consentito di condividere la volontà di rilanciare l'azione migliorando le procedure e incrementando ulteriormente qualità e quantità del prodotto raccolto a partire dal secondo anno del progetto. Il Presidente dell'Ente Parco, Cesare Veronico, ha colto l'occasione per ribadire la volontà dell'Ente di sostenere, anche economicamente, iniziative che prevedano la creazione di raggruppamenti di imprese agro-zootecniche nell'area protetta, con la speranza di creare nuovi raggruppamenti anche per altri prodotti.
Da sempre considerata scarto di produzione, la lana ovina, grazie a nuove disposizione di legge, può essere immessa sul mercato come sottoprodotto attraverso un procedimento che prevede la formazione degli operatori zootecnici, la raccolta, la selezione, lo stoccaggio e l'imballaggio della lana con il contrassegno del marchio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia ed infine il suo invio al Consorzio Biella Wool Company per la valutazione delle partite e la vendita nelle aste internazionali.
Ben 64 aziende (il 70% delle quali ricadenti nel perimetro del Parco) hanno aderito al progetto innalzando considerevolmente la quantità del materiale raccolto: dai 16.000 Kg di lana previsti inizialmente si è giunti a oltre 32.500 kg. Ugualmente degni di nota sono stati i risultati della commercializzazione del prodotto, con valori medi nettamente superiori alle stime iniziali (circa 0,40€/Kg) e punte massime di 0,90 €/Kg per le lane di migliore qualità.
I dati, comunicati nel corso dell'assemblea, sono stati accolti favorevolmente dalle aziende e dall'Ente ed hanno consentito di condividere la volontà di rilanciare l'azione migliorando le procedure e incrementando ulteriormente qualità e quantità del prodotto raccolto a partire dal secondo anno del progetto. Il Presidente dell'Ente Parco, Cesare Veronico, ha colto l'occasione per ribadire la volontà dell'Ente di sostenere, anche economicamente, iniziative che prevedano la creazione di raggruppamenti di imprese agro-zootecniche nell'area protetta, con la speranza di creare nuovi raggruppamenti anche per altri prodotti.