Covid-19, trasporto scolastico: la Regione ha stanziato oltre 3 milioni

Assessore Maurodinoia: «Pronti ad implementare trasporti in vista della ripresa delle attività didattiche»

sabato 9 gennaio 2021
«La Regione Puglia – comunica l'assessore regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia - ha approvato lo stanziamento di 3,3 milioni di euro prelevandoli dal proprio Bilancio, con l'obiettivo di attivare i servizi aggiuntivi di trasporto in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza, cosi come programmati nei documenti operativi predisposti dalle Prefetture. A tal proposito, è in corso la stesura degli atti di affidamento aggiuntivi ai contratti di servizio vigenti con le imprese di trasporto esercenti i servizi di TPL regionali».

Sono in fase di conclusione i tavoli di coordinamento costituiti e avviati presso le Prefetture pugliesi per definire una sintonia tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano.

«I mezzi di trasporto - aggiunge l'assessore - potranno così essere implementati per agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado».

In tema di trasporto, il Ministero competente ha messo a disposizione complessivamente per tutte le Regioni italiane 390 milioni di euro per l'anno 2021 (190 rivenienti dalla Legge n. 176 del 18/12/2020 e 200 rivenienti dalla Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021).

«Tuttavia - sottolinea l'assessore - allo stato attuale, queste risorse non sono state ancora incassate dalla Regione. È per questo che la Regione Puglia, su input del Presidente Michele Emiliano, già a dicembre si premuniva di approvare in giunta lo stanziamento di 3,3 milioni di euro. Ad oggi, dopo le prime riunioni dei tavoli convocati dai Prefetti sull'organizzazione dei trasporti e delle Istituzioni scolastiche, è prioritario definire prima i fabbisogni, sia in termini di servizi aggiuntivi necessari e sia in termini di quantificazione economica degli stessi, e poi provvedere a ricercare le opportune coperture finanziarie presso il Ministero».

A seguito delle interlocuzione con le società di trasporto è emersa la difficoltà delle stesse ad effettuare il servizio di trasporto qualora si partisse con gli orari scaglionati ed una presenza dell'attività didattica pari al 50%, fermo restando la possibilità di rafforzare quelle linee di trasporto che già rappresentavano criticità nell'epoca pre covid. Tale soluzione sembra essere anche più congrua rispetto alla mancanza di aule segnalate da alcuni istituti scolastici.

Comunque la Regione Puglia sarà pronta ad attuare i piani operativi formulati dai Prefetti che prevedono il rientro in presenza della popolazione studentesca nella misura del 75 per cento.

RUOLO DEI PREFETTI E LE CIRCOLARI ESPLICATIVE RICEVUTE DAI MINISTERI DELL'INTERNO E DEI TRASPORTI

I Prefetti hanno ricevuto sia dal Ministero dell'Interno che dal MIT circolari esplicative con indicazione in merito ai principali elementi innovativi introdotti dal DPCM del 3 dicembre 2020. La circolare del Ministero dell'Interno chiarisce l'importante funzione di coordinamento dei Prefetti volta a coniugare la ripresa delle attività didattiche in presenza con le capacità del sistema di mobilità pubblica.
Inoltre, nella stessa circolare è rappresentato che in tale sede istituzionale bisogna raccordare gli orari di inizio e termine delle attività didattiche con gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano in funzione della disponibilità dei mezzi di trasporto.

La circolare del MIT fornisce indicazioni utili in merito al limite del 50% di capienza dei mezzi di trasporto riguardanti la rimodulazione della domanda limitandola e/o scaglionandola, oppure, con minori margini di manovra, sull'offerta che può essere in alcuni casi potenziata o rimodulata.

Inoltre, distingue l'offerta di trasporto pubblico su ferro (tram, metropolitane e treni regionali) che è normalmente molto rigida legata al numero di mezzi e ai sistemi di segnalamento che determinano le frequenze massime delle metropolitane e dei treni, rispetto alle linee di grandi centri urbani gestite con autobus dove esiste la possibilità di rimodulazioni del servizio, mentre per le linee suburbane ed extraurbane c'è la possibilità di potenziamenti inserendo localmente autobus anche non adibiti normalmente al trasporto pubblico.