Covid, Lopalco: "Siamo in zona gialla ma non fuori pericolo"
L'assessore regionale alla sanità ricorda che il contrasto al virus parte dai comportamenti individuali
domenica 6 dicembre 2020
La Puglia è gialla, forse non tutta. Qualche pezzo potrebbe virare verso l'arancione. Ma per l'assessore regionale alla sanità Loparlo «Essere in zona gialla non significa essere fuori pericolo o che il virus è fuori gioco o più debole, è bene che lo si capisca. I numeri ci dicono che siamo comunque sulla cresta di un'ondata pandemica. Dobbiamo convincerci che il contrasto al virus parte dai comportamenti individuali»
L'epidemiologo spiega così in un'intervista a Radionorba perché se da una parte c'è piena soddisfazione nel cambio di colore della Puglia (da arancione a giallo) dall'altra c'è anche preoccupazione. «Sono soddisfatto - dice Lopalco - perché abbiamo dimostrato che il nostro sistema sta funzionando. Quello che mi preoccupa è il messaggio che rischiamo di far passare. La decisione di assegnare una regione alla zona rossa, arancione o gialla dipende da ben 21 indicatori. Il solo numero dei casi non è sufficiente. In Puglia l'incidenza dei casi è sempre stata al di sotto della media nazionale e lo è ancora adesso. Il fatto di essere passati in zona gialla significa che diversi indicatori hanno fatto registrare un miglioramento. Ad esempio il famoso indice Rt inferiore a 1 significa che nei prossimi giorni - continua Lopalco - andremo nella direzione di un sensibile miglioramento. Poi la rete dei posti letto è stata ampliata, quindi non c'è più il problema del sovraccarico delle strutture sanitarie. Poi ci sono altri indicatori complicati da spiegare.
Dal tracciamento alla qualità del dato, passando per la velocità con cui si eseguono le diagnosi».
L'epidemiologo spiega così in un'intervista a Radionorba perché se da una parte c'è piena soddisfazione nel cambio di colore della Puglia (da arancione a giallo) dall'altra c'è anche preoccupazione. «Sono soddisfatto - dice Lopalco - perché abbiamo dimostrato che il nostro sistema sta funzionando. Quello che mi preoccupa è il messaggio che rischiamo di far passare. La decisione di assegnare una regione alla zona rossa, arancione o gialla dipende da ben 21 indicatori. Il solo numero dei casi non è sufficiente. In Puglia l'incidenza dei casi è sempre stata al di sotto della media nazionale e lo è ancora adesso. Il fatto di essere passati in zona gialla significa che diversi indicatori hanno fatto registrare un miglioramento. Ad esempio il famoso indice Rt inferiore a 1 significa che nei prossimi giorni - continua Lopalco - andremo nella direzione di un sensibile miglioramento. Poi la rete dei posti letto è stata ampliata, quindi non c'è più il problema del sovraccarico delle strutture sanitarie. Poi ci sono altri indicatori complicati da spiegare.
Dal tracciamento alla qualità del dato, passando per la velocità con cui si eseguono le diagnosi».