Covid, il Governo nel nuovo Dpcm dimentica le sanzioni per i trasgressori

Un vuoto normativo che potrebbe costare caro in caso di ricorsi

domenica 6 dicembre 2020 6.53
Una svista nel nuovo Dpcm firmato dal premier Conte nei giorni scorsi, entrato in vigore da giovedì 4 dicembre. Al fianco dei divieti di circolazione durante le festività natalizie non vengono menzionate le sanzioni per i trasgressori.

Una dimenticanza che potrebbe costare cara al Governo e che potrebbe comportare il fallimento dell'ultimo Dpcm che - come noto - punta ad evitare che si vengano a creare assembramenti sotto le feste di Natale e Capodanno. Infatti, non sarà possibile neppure applicare le sanzioni indicate dagli ultimi decreti, in quanto non sembra esserci congruenza tra le norme (ma dovrebbe essere comunque un giudice a valutarlo).

Ad esempio, le sanzioni dettate dal Dpcm del 3 novembre erano riferite a restrizioni sugli spostamenti interregionali riguardanti quelle specifiche aree (arancioni e rosse) dove il rischio contagio era molto alto. Le limitazioni, quindi, erano in linea con i principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in quelle aree.

Per questo motivo quelle sanzioni non possono essere applicate alle nuove restrizioni, introdotte con una diversa finalità. Dal momento che il divieto di spostamento tra Regioni verrà esteso su tutto il territorio, anche per chi si trova nell'area gialla, non sussiste più - infatti - il richiamo ai principi di adeguatezza e proporzionalità.

Un vuoto normativo al quale ci si potrebbe appellare in caso di ricorso contro una sanzione comminata per una violazione delle norme che limitano gli spostamenti sotto Natale. Una svista tecnica che il Governo dovrà colmare il prima possibile se non vuole rischiare il fallimento dell'ultimo Dpcm.