Covid, i contagi ad Andria salgono a 571. Il sindaco Bruno: «Chiudiamo la Villa Comunale»

In meno di una settimana oltre cento casi: fino al 25 marzo i contagiati erano 424

giovedì 1 aprile 2021 10.30
A cura di Antonio D'Oria
Ancora un aumento dei contagi da Covid-19 nella città di Andria: se il 25 marzo il numero dei contagi attivi era pari a 424, alla data del 31 marzo il dato è salito a 571, dunque oltre cento positivi in più in meno di una settimana. A darne notizia è il sindaco Giovanna Bruno nel suo consueto video notturno sull'aggiornamento dell'emergenza sanitaria, e non solo, in città: al dato dei contagi si aggiunge quello dei ricoverati, 37, e dei deceduti dall'inizio della pandemia, 131. I guariti sono invece 3302.

«Questo balzo in avanti è decisamente preoccupante - sottolinea il Primo Cittadino - ed è ovviamente il frutto degli atteggiamenti sconsiderati soprattutto nel periodo della zona gialla. Soltanto il 26 marzo Andria ha registrato 68 nuovi contagi e il 29 marzo ne ha contati 49: è chiaro che con questi numeri non se ne parla proprio di allentare le misure. Non a caso il Governo nazionale ha soppresso completamente l'idea delle zone bianche e delle zone Gialle lasciando soltanto quelle arancioni e rosse».

Il sindaco Bruno sottolinea in particolare quei comportamenti che in questo periodo non dovrebbero esserci: «Quello che fa rabbia è che la zona rossa significa restrizioni solo per alcuni, e intendo tutte le categorie di lavoratori che sono vessati da oltre un anno a causa di questa situazione. Per tanti altri, invece, è come se nulla fosse: basti vedere quello che accade in questi giorni nella villa comunale, complice anche la bella stagione, che è stata presa completamente d'assalto soprattutto nelle prime ore del mattino e nel primo pomeriggio. anche il resto della città è abbastanza vi va soprattutto nelle ore della mattina e del primo pomeriggio. C'è gente di ogni età, dagli anziani che giocano a carte ai ragazzi e le famiglie, più tutti quelli che fanno sport; ricordo a tal proposito che il Dpcm consente di fare attività motoria ma solo nei pressi della propria abitazione».

E annuncia a questo proposito: «Molto probabilmente chiuderemo la Villa Comunale, decisione inevitabile alla luce di questi ultimi risultati. Non avremmo però risolto il problema se non c'è collaborazione e la consapevolezza che gli atteggiamenti sconsiderati di molti si riversano come danno diretto su quelle categorie che ancora non si comprende come mai siano completamente chiuse, come se i contagi avvenissero all'interno di quelle categorie commerciali».