Covid e scuola, ad Andria in tilt il sistema di tracciamento dei positivi
Il dirigente Pasquale Annese: “Ogni giorno dobbiamo capire chi può e chi non può entrare in classe. Situazione insostenibile”
mercoledì 19 gennaio 2022
17.18
Il ritorno a scuola in presenza sta creando, nelle ultime ore, una situazione decisamente caotica. Sono tanti i dirigenti scolastici, non solo ad Andria, che stanno animatamente protestando per le complicate e stressanti procedure per la gestione dei contagi nelle scuole, costretti pertanto a sobbarcarsi l'ennesimo lavoro di compilazione cartacea, collegato ai casi Covid. Basti pensare che le continue circolari ministeriali e l'aumento esponenziale dei casi tra gli studenti rischia di paralizzare l'intero sistema scolastico della Puglia.
In particolare, come spiega il vice presidente Puglia sindacato "Dirigente scuola", Pasquale Annese, dirigente scolastico dell'IISS "Lotti Umberto I": "Siamo al parossismo più totale! Tante circolari ministeriali, monitoraggi da effettuare ogni ora e le attestazioni che dobbiamo rilasciare ai ragazzi per ricevere il tampone gratuito, sta diventando tutto così inqualificabile. Stiamo facendo tutto fuorché curare la formazione dei ragazzi: ogni giorno dobbiamo verificare quanti positivi ci sono in classe e modellare, di conseguenza, la decisione se possono o non possono stare in classe. E se ci sono due casi positivi al superiore abbiamo l'obbligo, inoltre, di verificare chi può frequentare e chi no le lezioni. Non è assolutamente un sistema che può essere gestito dalle scuole".
Conclude il professor Annese: "Non posso che denunciare a nome dei miei colleghi e dell'organizzazione sindacale che rappresento questa situazione, soprattutto se vista in posizione futura. Penso che arriverà ad un livello che non sarà più gestibile, ammesso che lo sia in questo momento".
In particolare, come spiega il vice presidente Puglia sindacato "Dirigente scuola", Pasquale Annese, dirigente scolastico dell'IISS "Lotti Umberto I": "Siamo al parossismo più totale! Tante circolari ministeriali, monitoraggi da effettuare ogni ora e le attestazioni che dobbiamo rilasciare ai ragazzi per ricevere il tampone gratuito, sta diventando tutto così inqualificabile. Stiamo facendo tutto fuorché curare la formazione dei ragazzi: ogni giorno dobbiamo verificare quanti positivi ci sono in classe e modellare, di conseguenza, la decisione se possono o non possono stare in classe. E se ci sono due casi positivi al superiore abbiamo l'obbligo, inoltre, di verificare chi può frequentare e chi no le lezioni. Non è assolutamente un sistema che può essere gestito dalle scuole".
Conclude il professor Annese: "Non posso che denunciare a nome dei miei colleghi e dell'organizzazione sindacale che rappresento questa situazione, soprattutto se vista in posizione futura. Penso che arriverà ad un livello che non sarà più gestibile, ammesso che lo sia in questo momento".